I lapilli dell'Etna diventano souvenir per aiutare una giovane mamma malata di cancro

Dall'arte all'ingegneria, la lava vulcanica dell'Etna negli ultimi tempi è diventata una vera e propria risorsa innovativa. Con i numerosi eventi parossistici iniziati lo scorso 16 febbraio, sono tantissimi gli usi possibili della cenere e dei lapilli del vulcano catanese, visti non più come rifiuti di cui disfarsi, ma strumenti preziosi per sfoggiare la propria arte o per ridurre l'inquinamento ambientale. Non solo. Ora i lapilli eruttati dal vulcano diventano anche simbolo di una gara di solidarietà per aiutare una giovane mamma del Sud che ha bisogno di costose cure oltreoceano.

L'eruzione dell'Etna per oltre un mese ha riversato cenere e lapilli provocando danni e disagi. Ma ora proprio la lava solidificata potrà aiutare Anna, una madre di quattro figli di Gangi, in provincia di Palermo, che ha bisogno di andare negli Stati Uniti d'America per curare un tumore. Accogliendo l'invito dei suoi ragazzi che hanno attivato anche una colletta in rete, nei Mercati Campagna Amica di tutta la Sicilia si potrà offrire un contributo per avere un vasetto etichettato di lapilli "atterrati" a febbraio e raccolti direttamente sul vulcano.

Si tratta di un'iniziativa organizzata da Coldiretti Donne e Giovani Impresa che lega l'unicità del fenomeno a un'azione che permetta alla giovane madre di guarire. In cambio di una piccola somma, che sarà rendicontata nel sito www.aiutiamoanna.it, si potrà avere un souvenir decisamente unico e fare un gesto concreto. La speranza è infatti che possa andare a Houston in Texas, con il dottor Salem per seguire un protocollo speciale che darebbe una prospettiva di cura e una chance di vita.

"Vogliamo che la nostra mamma torni a gioire e a godere della vita, riaccendendo la luce dei suoi occhi profondi e intensi come la sua anima", questo il messaggio dei quattro figli. Per conoscere gli indirizzi dei mercati basta andare sul sito www.campagnamica.it