Immersa in un panorama mozzafiato la misteriosa necropoli del Sud ora è museo cielo aperto

Gela, nella provincia di Caltanissetta in Sicilia è un ampio golfo in cui è possibile perdersi ammirando uno degli scorci mozzafiato che offre il mar Mediterraneo, ma non è solo questo! In questo vasto e pianeggiante territorio (il secondo più esteso di Sicilia) e ricco di fiumi, è possibile ammirare moltissime testimonianze di un passato glorioso, quando questo luogo era un'importantissima polis siceliote.

La città di Gela venne fondata nel 689. a.C. dai coloni di Rodi e Creta e nel tempo, anche sotto la guida del tiranno Cleandro, divenne uno dei centri nevralgici di commercio e cultura, infatti, molti scrittori e studiosi dell'epoca si trasferivano qui dalla Grecia, per immergersi completamente negli scenari di natura perfetta che ancora regala la pianura.

Oggi la città è al centro di lavori che permetteranno ai turisti di visitare una delle Necropoli più suggestive d'Italia; i lavori prevendono la pedonalizzazione della strada in cui si sono ritrovate le sepolture, una copertura di vetro calpestabile, così da coniugare la bellezza del comune alla sua storia, e un'illuminazione, sia interna che esterna dello scavo, che renderà lo stesso ancora più affascinante.

Il sito ha un grande valore archeologico, le sepolture di tipo enkytrismos, rendono palese l'usanza funeraria di deporre le spoglie dei bambini in grosse anfore hydra, inoltre la coppa proto-corinzia ritrovata intatta, fa luce sul rito funebre che prevedeva il sacrificio di animali di grossa taglia (che venivano prima macellati e in seguito cotti).

Alberto Samonà, Assessore ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, dichiara in merito ai lavori: "Con i lavori di musealizzazione di Gela, la Sicilia si esprime, in senso letterale, come museo a cielo aperto. La necropoli di Gela, al di là dell'importanza che assume sotto il profilo storico, riveste un grande valore in quanto espressione della collaborazione del pubblico e del privato. L'iniziativa fortemente voluta dalla Soprintendete dei Beni Culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo, realizza a pieno la volontà del governo regionali di rendere sempre più accessibile e condiviso il patrimonio culturale della Sicilia."