Riapre una delle riserve naturali più belle del Sud dopo l'incendio dell'estate scorsa

Una delle riserve naturali più belle del Meridione riapre finalmente al pubblico. Dopo la chiusura dovuta al terribile incendio del 29 agosto 2020, la Riserva Naturale dello Zingaro sarà nuovamente fruibile ai visitatori. Il tratto di costa di sette chilometri che si estende da San Vito Lo Capo a Castellammare del Golfo, ritorna in vita dopo l'incendio doloso che ha distrutto l'area verde del meraviglioso luogo incontaminato situato in Sicilia, nel trapanese.

Ricordiamo che questo magnifico tratto di costa siciliano è stato scelto come set della serie tv con Claudio Gioè Màkari, trasmessa di recente su Rai 1. La Regione Siciliana, a causa dell'incendio dell'estate scorsa le cui fiamme avevano devastato 1.400 ettari di territorio, ne aveva disposto la chiusura per motivi di sicurezza. Dopo un sopralluogo, l'assessore regionale del Territorio e dell'Ambiente, Toto Cordaro, l'assessore regionale all'Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Toni Scilla, e il dirigente generale del dipartimento Sviluppo rurale e territoriale, Mario Candore, in queste ultime ora hanno dato il via libera alla sua riapertura.

"La Riserva Naturale Orientata 'Zingaro', fino a nuova disposizione, sarà fruibile parzialmente. Il sentiero costiero sarà percorribile fino a Cala Capreria dall'ingresso Sud (Castellammare del Golfo), mentre dall'ingresso Nord (San Vito lo Capo) si potrà arrivare fino alla Grotta dell'Uzzo. I Sentieri di Mezza Costa e Zingaro Alto saranno percorribili per intero. Resta non fruibile il Sentiero di 'Mastro Peppe Siino'", si legge sulla pagina facebook della Riserva dello Zingaro.

"E' un momento di grande gioia - commentano gli assessori - perché, con l'impegno di vari rami dell'amministrazione regionale, siamo riusciti a mettere in sicurezza e restituire ai visitatori uno dei gioielli naturalistici della nostra isola. La Riserva dello Zingaro attrae ogni anno migliaia di escursionisti e appassionati della natura. Difendiamo questi luoghi, proteggiamoli dalla violenza sconsiderata di chi non ha a cuore l'ambiente e il territorio".

Questa splendida località balneare del Sud Italia è nota per la sua grande presenza di palme nane. Purtroppo, l'incendio dell'estate 2020 aveva distrutto tutto le piante, ma grazie agli addetti ai lavori che hanno effettuato il cosiddetto "taglio tecnico", attraverso cui la pianta viene recisa per farla crescere nuovamente più forte, le palme nane stanno ritornando a rinascere ancora più vigorose. Inoltre, la Riserva dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti di costa della Sicilia non contaminati dalla presenza di una strada litoranea. Gli antichi greci e latini la chiamavano "Cetaria" per l'abbondanza dei tonni che si incontravano nelle sue acque. Il territorio fu abitato per l'ultima volta da una famiglia di contadini fino al 1960, nella casa che oggi è il museo dell'intreccio, ristrutturato nel 2013.