Draghi presenta il Recovery Plan alla Camera: "Se cresce il Sud, cresce anche l'Italia"

Mario Draghi oggi ha illustrato a Montecitorio il Piano italiano per il Next Generation e il Recovery Plan con cui il nostro Paese si candida a ricevere i fondi necessari per ripartire dopo la pandemia. Il Piano di riforma e le richieste di finanziamento elaborate dal Consiglio dei Ministri saranno inviate Bruxelles il prossimo 30 aprile. Durante la presentazione il Presidente del Consiglio ha ricordato l'importanza del Mezzogiorno, il cui sviluppo rappresenta un aspetto prioritario per tutta l'Italia.

Il suo discorso alla Camera dei Deputati inizia così: "Sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr sia solo un insieme di progetti, tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi e scadenze. Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la pandemia, l'aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria attività, l'ansia dei territori svantaggiati, la consapevolezza che l'ambiente va tutelato. Nell'insieme dei programmi c'è il destino del Paese, la sua credibilità".

"Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro - sottolinea Draghi - A tali risorse, si aggiungono poi quelle rese disponibili dal programma React-Eu, che, come previsto dalla normativa Ue, vengono spese negli anni 2021-2023. Si tratta di altri fondi per ulteriori 13 miliardi. Se si tiene conto solo di Rrf e del Fondo Complementare, la quota dei progetti 'verdi' è pari al 40 per cento del totale. Quella dei progetti digitali il 27 per cento, come indicato dalle regole che abbiamo deciso in Europa. Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento".

Nel Pnrr, oltre alla rinascita post pandemia, particolare attenzione è riservata ai giovani, alle donne e al Sud: "I giovani e le donne, hanno sofferto un calo di occupazione molto superiore alla media, particolarmente nel caso dei giovani nella fascia d'età 15-24 anni, soprattutto nel Mezzogiorno: 1,8 miliardi vanno ad accrescere la competitività delle imprese turistiche, di cui una parte importante è destinata a incentivare la creazione di nuove imprese da parte di chi ha meno di 35 anni - dichiara il premier - Potenziamo il 'Servizio Civile Universale' per i giovani dai 18 ai 28 anni, al quale destiniamo 650 milioni per il periodo 2021-2023.

La crescita del Mezzogiorno rappresenta l'altro aspetto prioritario trasversale al Piano - prosegue il presidente del Consiglio - Il potenziale del Sud in termini di sviluppo, competitività e occupazione è tanto ampio quanto è grande il suo divario dal resto del Paese. Non è una questione di campanili, se cresce il Sud, cresce anche l'Italia. Più del 50 per cento del totale degli investimenti in infrastrutture, soprattutto l'alta velocità ferroviaria e il sistema portuale, è diretto al Sud. Gli interventi su economia circolare, transizione ecologica, mobilità sostenibile e tutela del territorio e della risorsa idrica destinano al Mezzogiorno 23 miliardi.

A questi investimenti si accompagnano la riforma delle Zone economiche speciali e un robusto finanziamento della loro dotazione infrastrutturale, pari a oltre 600 milioni. Stimiamo che l'incremento complessivo del Pil del Mezzogiorno negli anni 2021-2026 sarà pari quasi a 1,5 volte l'aumento del Pil nazionale. L'obiettivo è rendere il Mezzogiorno un luogo di attrazione dei capitali privati e di imprese innovative".