Coronavirus, il virologo Tarro: "Si può curare senza bisogno di un ricovero ospedaliero"

Il virologo siciliano Giulio Tarro è tornato a fare il punto della situazione sull'emergenza Coronavirus. Primario emerito dell'Azienda Ospedaliera "D. Cotugno", il dottore è considerato una delle principali figure che ha contribuito alla risoluzione dell'epidemia del colera a Napoli negli anni Settanta. Da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria nel mondo, Tarro si è mostrato spesso ottimista sull'evoluzione della pandemia, anche nelle situazioni, come quella attuale, in cui la crescita dei casi provoca allarmismo e preoccupazione.

Anche in questa nuova fase dell'emergenza il virologo meridionale si è concentrato sulla questione degli asintomatici. Più volte, su questo punto, ci sono state risposte molto diverse, e ancora oggi non si capisce quale sia la verità. Tarro qualche mese fa ha provato a fare chiarezza secondo la sua opinione: "Le persone sane asintomatiche non possono essere considerate contagiose. Il problema è sorto facendo i tamponi a tappeto con un'alta percentuale di falsi positivi. Assistiamo adesso alla diffusione non della patologia del coronavirus, ma alla resistenza anticorpale per la stessa malattia.

L'asintomatico non contagia perché ha una bassa carica virale - ha dichiarato Tarro - inoltre dobbiamo tenere presente sempre l'inaffidabilità dei tamponi come mezzo diagnostico proprio rifacendosi al suo scopritore professore Mullis, Premio Nobel, perché misura un acido nucleico che potrebbe essere anche inattivo. A questo punto dobbiamo tenere in considerazione l'illegittimità degli obblighi (per tamponi, test, mascherine, et al) per ordinanza o circolare o norma di carattere amministrativo e per decreto ministeriale che violi una legge pertanto sono provvedimenti per definizione illegittimi. Ovviamente non esiste un trattamento sanitario obbligatorio. Infine dobbiamo sempre tenere in considerazione i danni psicologici creati da questo continuo terrorismo”.

In queste ultime ore lo scienziato è ritornato nuovamente sull'argomento con un post sul suo profilo facebook in cui ha dichiarato: "Il virus da pandemico è ormai diventato endemico ed abbiamo il 90-95% asintomatici positivi, che non sono contagiosi, come ribadisce anche l'OMS. Seguendo i dettami del virologo francese Didier Raoult e di altri medici si tratta di una malattia che si può curare usando l'idrossiclorochina e l'azitromicina senza bisogno di un ricovero ospedaliero.

L'anno scorso al centro e al sud Italia sono morti meno che nelle regioni settentrionali usando subito cortisone ed eparina che hanno evitato le trombo embolie - aggiunge il virologo messinese - Cure inadeguate e posti di terapia intensiva tagliati negli anni scorsi: questi due aspetti non devono essere dimenticati quando si contano i numeri dei morti. E' stato necessario un parere del consiglio di Stato per usare l'idrossiclorochina. Deve essere chiaro un concetto: la Covid-19 si può curare".