Verrà girato al Sud il nuovo film della trilogia: "Finché c'è crimine c'è speranza"

Dopo "Non ci resta il crimine" e "Ritorno al crimine", il regista Massimiliano Bruno ha deciso di girare il terzo capitolo in una città del Sud: Napoli. "Finché c'è crimine c'è speranza" avrà gli stessi protagonisti degli altri due capitoli, stavolta alle prese con un furto dalle proporzioni gigantesche che li condurrà nei Quartieri Spagnoli, per cercare uno studioso di storia contemporanea.

Sebastiano (Alessandro Gassman), Moreno (Marco Giallini), Renatino (Edoardo Leo) e Giuseppe (Gianmarco Tognazzi) sono delle guide turistiche preoccupati dai molti problemi economici: grazie al "ponte di Einstein- Rosen" cominciano a viaggiare nel tempo e ed a fare scommesse con la malavita per risolvere i propri problemi. Ovviamente i problemi si nascondono dietro l'angolo e quello che sembrava un piano perfetto si trasforma in un grosso e caotico guaio.

Il salto temporale di questo capitolo sarà nel 1945, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, i criminali improvvisati cercheranno di rubare la Gioconda di Leonardo Da Vinci. Per portare a buon fine il furto del secolo avranno bisogno di uno studioso di arte moderna (Giampaolo Morelli) e per trovarlo si troveranno a girare per la città partenopea.

Il regista Massimiliano Bruno in un'intervista a "Il Mattino" dichiara: "Mi sembrava il massimo girare qui per datare in modo immediato il racconto. Volevo qualcosa di più del solito Vesuvio. I quartieri hanno una forza narrativa assoluta. E questo luogo è destinato a restare nel tempo come culla di un culto mondiale, quello di Diego. Diego è entrato nel pantheon, fa compagnia a Totò, Eduardo, Daniele e Troisi. Maradona ha una fama planetaria e sarà un' occasione artistica e turistica da non perdere, per chi vive qui e ha contribuito al suo culto."

Il primo capitolo del film della trilogia è una chiara citazione dell' esilarante film "Non ci resta che piangere" che vede la coppia  Massimo Troisi e Roberto Benigni in un salto temporale che li condurrà nel piccolo borgo toscano immaginario di Frittole nel 1492, alle prese con gli eventi e i personaggi storici di quegli anni.