Il Sud volerà nello spazio: protagonista un esperimento scelto dalla Nasa

Sud ancora protagonista nello spazio. Il prossimo luglio sarà lanciato dalla base di Wallops Island della Nasa "ReAdi Fp", l'esperimento di biologia realizzato a Napoli e a Castellammare di Stabia che punta a caratterizzare alcuni elementi funzionali per la prevenzione dell'osteoporosi, e rappresenta il primo passo di un'attività più ampia di ricerca sulla Terra e nello Spazio, i cui risultati saranno utili non solo per la prevenzione dell'osteoporosi nei voli spaziali, un fenomeno molto sentito dagli astronauti, ma anche per il miglioramento delle terapie osteoporotiche nei pazienti comuni.

Ad annunciare con grande entusiasmo la notizia il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino sul suo profilo facebook: "La città di Castellammare di Stabia vola nello spazio! Il prossimo luglio sarà lanciato dalla base di Wallops Island della Nasa​ l'esperimento di biologia 'ReAdi Fp' finalizzato alla prevenzione dell'osteoporosi nei voli spaziali ed al miglioramento delle terapie osteoporotiche sulla Terra. L'esperimento che raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) realizzato dal Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Napoli 'Federico II' e dalla società spaziale Marscenter, avrà sul suo involucro anche lo stemma della Città di Castellammare di Stabia.

Un riconoscimento voluto fortemente dal presidente del Marscenter, l'ing. Marcello Spagnulo, e dal suo presidente onorario, il generale e astronauta Roberto Vittori, che è stato più volte ospite della Città di Castellammare mostrando attaccamento ai valori ed interesse alle tradizioni stabiesi - conclude il primo cittadino stabiese - La notizia ci è stata comunicata pochi minuti fa dal nostro concittadino, ing. Norberto Salza, al quale va il mio ringraziamento e quello di tutta la città di Castellammare!".

Napoli dunque conferma ancora una volta di essere un polo di eccellenza per gli esperimenti scientifici nello spazio. Ricordiamo che in prima linea nella ricerca delle forme di vita sul pianeta rosso c'è anche la scienziata di Brusciano, Teresa Fornaro, l'unica italiana tra i 13 partecipanti alla missione della Nasa che ha portato il rover Perseverance ad atterrare su Marte con successo.