"Il Cavatore" è il simbolo di Catanzaro, il capoluogo della regione Calabria, l'uomo che lavora con affanno e senza tregua, che costantemente lotta per sopravvivere in una terra dilaniata dai disastri ambientali (terremoti principalmente) di una natura capricciosa e severa che ha sempre messo alla prova tutti i calabresi.
Realizzato nella seconda metà del Novecento , "Il Cavatore" (l'uomo che scava la roccia) è una scultura in bronzo su una base di granito, posizionata in una nicchia di laterizi neoclassici facente parte del Complesso Monumentale del San Giovanni (antico Castello Normanno) a Piazza Matteotti. Il complesso domina l'intera piazza con il contrasto cromatico che nasce tra il bronzo della statua e il granito grigio del bassorilievo cullato dalle acque che sgorgano dalla fontana.
L'autore - scultore de Il Cavatore è Giuseppe Rito un'artista autodidatta che ebbe una vita alquanto breve (1907- 1963) ma nonostante questo ha lasciato molte testimonianze del passaggio sulla terra, realizzando importanti sculture come il gruppo bronzeo de "Le due dee ultime Giustizia e Libertà" che custodiscono la scalinata d'onore del Palazzo di Giustizia a Catanzaro.
La tecnica utilizzata da Giuseppe Rito rende le sue opere molto potenti, utilizzando la tecnica della creta rigata otteneva un effetto espressionista, in cui l'aggressione alla materia potevano essere intesi come i segni lasciati nella vita di ognuno dall'esistenza che passa. I soggetti da lui scelti, sono l'emblema della consapevolezza sociale, di quanto sia dura la vita in condizioni di continua lotta.
L' imponente scultura bronzea de Il Cavatore è solo una delle opere che circondando Piazza Matteotti, infatti, c'è anche un Monumento ai Caduti della Grande Guerra, sempre in bronzo ma dello scultore calabrese Michele Guerrisi che fu duramente danneggiata dai bombardamenti del 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale; il Palazzo della Corte d'Appello; e il Grande Albergo Moderno (prima albergo di lusso, ora sede di una Banca).