5 Proverbi del Sud per affrontare al meglio il nuovo anno

La saggezza popolare offre da sempre modi di dire e proverbi che aiutano ad affrontare la vita in modo genuino e senza paura. La cultura siciliana è maestra in questo, infatti, per ogni situazione c'è un espressione in dialetto che la semplifica. Proprio per questa facoltà di rendere più semplici le situazioni complesse, le espressioni siciliane potrebbero essere accostate alla filosofia zen, ma molto più ironiche.

5  proverbi siciliani per fronteggiare l'anno nuovo:

  1. Pignata tagliata 'un vugghi mai: che tradotto è "Pentola osservata non bolle mai". Un detto che invita ad aver pazienza, poiché ciò che è atteso con ansia e fretta non arriva mai.
  2. Si ad ogni cani chi abbaia ci vò tirari 'na petre, 'un t'arrestanu vrazza: letteralmente "Se ad ogni cane che abbaia vuoi tirare una pietra, non ti restano le braccia" Questo detto vuole consigliare di sceglie al meglio tutte le azioni che si vogliono compiere senza perdere tempo concentrandosi sulle cose futili.
  3. Li guai di la pignata li sapi la cucchiara: letteralmente "I guai della pentola li conosce il cucchiaio di legno" questo proverbio intende dire che ogni volta che si ha la sensazione che le difficoltà personali sono incomprese dagli altri, bisognerebbe chiedersi quali sia i problemi che attanagliano gli altri.
  4. Fa beni e scordatillu, fa mali e pensaci: letteralmente "Fai il bene e dimenticalo, fai il male e pensaci" che intende esattamente che un'azione buona non deve essere elogiata, ma dimenticata, mentre una cattiva azione va sempre tenuta a mente per non ripeterla mai più e prenderne esempio.
  5. Lu bonu no vali cchiù di lu tintu sì: questo proverbio tradotto è "Un buon 'no' vale più di un finto 'si'" ed intende che l'importanza di un rifiuto, fatto con convinzione e cognizione di causa, vale molto di più di un 'sì' detto senza convinzione e controvoglia.