Una masseria misteriosa del Sud nasconde una storia: il fiume di latte

Catenanuova, un comune nella provincia di Enna in Sicilia, è detta "Città del Grano" per i moltissimi campi coltivati a frumento che ne costituiscono il paesaggio, come testimonia Johann Wolfgang Von Goethe "In cammino; 30 Aprile 1787, Molimenti (Catenanuova)recente borgatella. Egregiamente situata nel centro di belle campagne, sulla riva del torrente San Paolo. Non lontano, campi d'un frumento incomparabile, che si falcia già il 20 Maggio".

Nell' Agosto del 1999 la temperatura raggiunse i +48,5°C, per questo viene definita la Città più calda d'Europa. In realtà, non è mai stato ufficialmente  confermato che tale temperatura fosse stata raggiunta, poiché Catenanuova ha una propria stazione metereologica che non appartiene all'Organizzazione Metereologica Mondiale e per questa sua indipendenza non può garantire l'assoluta affidabilità della rilevazione.

In questo luogo caldo e dorato, dove il grano colora i campi e l'aria è piena di sole cocente, esiste un' antica masseria, Fondaco Cuba, usata come stazione di posta o albergo, che ha avuto ospiti illustri: un Re e una Regina (passaggio testimoniato da una lapide datata 1713); dello scrittore Johann Wolfgang Von Goethe e del suo amico pittore Cristofaro Kneip.

Dalla coppia, Re e Regina, nasce una storia, tramandata oralmente di generazione in generazione.

La Storia

Il cavaliere Filippo Ansaldi da Centuripe era un suddito molto devoto alla monarchia e desideroso di conoscere il Re e la Regina, se poi riuscisse ad ospitarli nella sua dimora quale onore sarebbe! Il Cavaliere scoprì che Re Vittorio Amedeo II di Savoia, Re di Sicilia, e Anna d'Orléans stavano dirigendosi da Palermo a Messina per poi prendere la nave che li avrebbe portati in Piemonte, Ansaldi giurò a sé stesso che avrebbe incontrato i regnanti a tutti i costi!

Rifletté per molto tempo sul da farsi, doveva trovare un modo per far fermare la carovana reale con gentilezza, magari per curiosità; ed ecco il lampo di genio: ordinò ai suoi servi di versare tutto il latte fresco munto quel giorno nel torrente e continuare a mungere fino a che le sue acqua non fossero diventate completamente bianche.

Il regale corteo passò presso il torrente,  le guardie osservando il suo colore ne restano talmente meravigliate da osare chiamare il proprio Re, perché vedesse con i suoi occhi il prodigio. Il Re si avvicinò al torrente e in preda alla sorpresa istintivamente si inginocchio per bere, l'acqua aveva il sapore dolce del latte, anzi era proprio latte!

Nascosto il cavaliere Ansaldi vide la scena e corse incontro al Re, per rendere i suoi più sentiti omaggi e svelare l'inganno perpetrato per pura ammirazione. Tra un complimento e l'altro giunse la sera e i reali decisero di approfittare della gentilezza del nobile suddito e sostare nella Masseria.