L'Arte dei Pizzaioli Patrimonio Unesco, un presepe di pizza per celebrare l'anniversario

A tre anni dal riconoscimento Unesco dell'arte del pizzaiolo napoletano, l'Associazione Pizzaiuoli Napoletani ha deciso di celebrare la prestigiosa iscrizione nelle liste del Patrimonio mondiale dell'Umanità con un presepe fatto quasi interamente di pizza. La creazione tutta partenopea sarà installata all'interno della Basilica di Santa Chiara il 7 dicembre, nel cuore di Napoli, data in cui cade il terzo anniversario.

L'opera artigianale del tutto singolare nasce dalla collaborazione dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani con i volontari dell'Associazione "I sedili di Napoli Onlus". Realizzato completamente a mano, il presepe creato con l'impasto della pizza è alto due metri con un diametro pari a tre metri. Tra i materiali utilizzati per dare vita alla meravigliosa opera unica nel suo genere anche il legno e il sughero, elementi indispensabili per la tradizione presepiale napoletana.

"L'idea nasce per valorizzare lo storico e inscindibile connubio tra l'arte del pizzaiuolo napoletano e l'arte presepiale partenopea, due elementi identitari e culturali della nostra città e del nostro territorio. Tre anni fa, il 7 dicembre 2017, abbiamo raggiunto lo storico traguardo del riconoscimento Unesco per l'arte del Pizzaiuolo napoletano, ma è molto importante sostenere anche la tutela e la valorizzazione dell'arte del presepe che ritrova nelle mani degli artigiani napoletani la sua storia e la sua appartenenza, proprio come avviene con la pizza", spiega ai microfoni di Napoli Today Sergio Miccù, presidente dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani.

"Realizzare questa opera artigianale così inedita è stata una sfida difficile ma molto affascinante e ha visto i nostri maestri pizzaiuoli lavorare fianco a fianco degli artigiani presepiali per tre mesi - conclude - Viviamo un momento di difficoltà e per questo motivo è nato il connubio tra Pizza e Presepe che ha un forte significato storico - culturale".

"Abbiamo visto nascere un'opera d'arte originale e irripetibile - aggiunge Giuseppe Serroni, presidente dell'Associazione 'I Sedili di Napoli Onlus' - L'installazione che contiene al suo interno tutti i canoni settecenteschi del Presepio napoletano, ricco di rimandi dottrinali e di memorie storiche, per la prima volta assoluta rende omaggio all'arte dei pizzaiuoli, Patrimonio Unesco, grazie all'impasto di pizza e rinnova un legame popolare tra i due elementi identitari per i quali Napoli è amata e conosciuta in tutto il mondo".