L'antica arte dell'incisione: un laboratorio del Sud fa il giro del mondo

Nel 1978 a Nola, provincia di Napoli, nasce il Laboratorio Avella - Sgambati, un negozio d'arte, una tipografia che con tecniche manuali calcografiche antiche ha l'intento di ricongiungere artigianato e arte. Il Laboratorio mette a disposizione le sue conoscenze, in principio per le gallerie d'arte, case editrici, per poi specializzarsi nella collaborazione diretta con gli artisti per la realizzazione di libri illustrati.

Dopo l'esperienza conseguita all'estero e in Italia, Vittorio Avella torna a Nola, ed insieme Antonio Sgambati, apre l'officina calcografica. In poco tempo, l'officina diventa il fulcro di ricerca per le tecniche d'incisione e dopo trent'anni, apre una succursale in pieno centro storico a Napoli. Cominciando così importantissime collaborazioni, incentrate sulla sperimentazione dei possibili meccanismi che meglio leghino tra loro arte figurativa e parole, con moltissimi artisti come l'architetto Riccardo Dalisi, il pittore Errico Ruotolo, il pittore e scultore Domenico Mimmo Paladino, lo scrittore Mario Lunetta e tanti altri.

I libri illustrati vengono realizzati con tecniche antichissime, riprendendo una delle tradizioni artigianali più antiche del territorio napoletano. Le tecniche sono quelle della calcografia, cioè l'incisione su lastre di rame o zinco, oppure quella dell'acquaforte e acquatinta ovvero quell'incisione su rame che avviene con l'uso dell'acido citrico arricchita da toni chiari e scuri, o ancora quella della serigrafia, che consiste nel trasferire l'inchiostro su un supporto mobile e meccanico a pressione.

Queste opere d'arte sono a tiratura limitata, completamente realizzate a mano con gli strumenti di una volta, con attenzione e cura dei dettagli che vuole la lentezza dell'artigianato che crea oggetti perfetti. Ogni immagine ha la firma degli artisti, questo impreziosisce ancora di più un oggetto che al solo guardarlo esprime la particolarità dell'unicità, del lavoro meticoloso e svolto con abnegazione.

Questa eccellenza napoletana ha avuto successo anche in Europa e in Cina, infatti gli incisori sono stati invitati nel 2008 ad insegnare presso l'Accademia di Belle Arti di Pechino. Il valore della bottega di incisori è accresciuto anche dal rapporto stabilito con due coniugi tedeschi, spesso in visita a Napoli, Susanne Ristow e Martin Ristow che ha organizzato a Dussendolf una mostra di Mario Persico, creando un laboratorio d'arte e poesia direttamente collegato con "Il Laboratorio".