"Il capolavoro più riuscito", l'attrice del Sud che lavorò con Eduardo

Nata il 17 Novembre nel quartiere Vicaria, in pieno centro della città partenopea, Lina Sastri è un'attrice e una cantante italiana che ha donato tutto alla sua città, lavorando con i grandi del teatro, del cinema e della musica. Vincitrice di ben tre David di Donatello per film che hanno fatto la storia del cinema italiano.

Inizia la sua carriera da giovanissima, al teatro nel 1975 con la storia di "Masaniello" di Elio Porta, autore anche del film "Scugnizzi", per poi passare a recitare con un grande maestro della drammaturgia Eduardo De Filippo in tantissime sue opere, quella che resta più nel cuore è il ruolo di "Ninuccia": "questo è un altro capolavoro tuo, oì! Il più riuscito".

La sua carriera cinematografica conta più di venti film, girati da moltissimi registi italiani come Nanni Loy, Nanni Moretti, Giuseppe Bertolucci, Ricky Tognazzi, Pasquale Squitieri e Giuseppe Tornatore; ma anche registi stranieri come Martin Donovan ("K. Il bandito" nel 2007), John Turturro ("Passione" nel 2010), Woody Allen ("To Rome with Love"nel 2012).

Vince il David di Donatello nel 1983, per l'interpretazione magistrale di "Luciella" nel film di Nanni Loy, "Mi manda Picone"; la storia di un uomo, Picone, che minacciato di licenziamento si dà fuoco, ma il suo corpo sparisce nel nulla. La vedova, Luciella, chiede ad un uomo che ha un talento innato per l'arte di arrangiarsi, Salvatore (Giancarlo Giannini), di ritrovare il corpo di suo marito; lui scopre che basta dire "mi manda Picone" per ritrovarsi ricchi.

La seconda vittoria arriva nel 1985 con "Segreti, segreti" di Giuseppe Bertolucci, che narra la storia di una giovane donna, Laura, che in clandestinità è militante nelle brigate rosse e dopo aver ucciso un magistrato uccide anche uno dei suoi compagni.

Ne i film "Li chiamarono... briganti" è la voce che da inizio alla storia, il suo canto è la musica delle terre del Meridione subito dopo lo sbarco dei garibaldini, quando è in atto una sanguinosa guerra civile contro la guardia nazionale dell'esercito italiano, incaricata di fermare il "brigantaggio" che imperversa in tutto il Sud.

La Sastri è una delle tante maschere di Napoli, in ogni suo lavoro, ogni suo canto, c'è tantissima umanità e amore come lei stessa dichiarò a "La Stampa" qualche anno fa: "L'amore è il principio e la fine di tutto. Non credo che l'essere umano sia fatto per la solitudine, la vita è molto più complicata dell'arte."