Coronavirus, record di tamponi molecolari in un ospedale del Sud

Uno dei primi laboratori ad essere autorizzato nella procedura di somministrazione di tamponi molecolari dall'Assessorato Regionale della Salute in Sicilia è il Laboratorio d'Analisi dell'Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, che ha raggiunto il record di 50.000 tamponi processati, in otto mesi dall'inizio di tale attività. Il raggiungimento di tale risultato è simbolo di un team medico infaticabile e dinamico, completamente immerso nel proprio lavoro con estrema dedizione.

Il Dottor Vincenzo Bramanti, Responsabile del Covid-Team afferma: "Giornalmente processiamo più di 850 tamponi, e ormai da otto mesi lavoriamo incessantemente, ventiquattrore al giorno, per garantire risposte certe e affidabili a tutti gli ospedali della provincia e per l'utenza esterna, assicurando i risultati entro ventiquattro - quarantotto ore al massimo. Tutto ciò grazie ad un gruppo formidabile, a suo tempo istruito dalla Direzione Strategica, di biologi, medici, tecnici di laboratorio e infermieri che non risparmiano nessuna energia e che, quotidianamente, danno il meglio di loro stessi".

"Da qualche giorno vengono processati nel nostro laboratorio anche i tamponi provenienti dall'ASP di Enna (Azienda Sanitaria Provinciale) ed è un motivo di orgoglio per tutti noi offrire una mano d'aiuto ai colleghi di Enna" dichiara il Dottor Francesco Bernardello, direttore della UOC (Unità Operativa Complessa) Patologia Clinica e Microbiologia.

La struttura ospedaliera ragusana Giovanni Paolo II è già stata citata come struttura all'avanguardia conquistò un importantissimo primato. A Settembre di quest'anno, con un team guidato dal Dottor Giuseppe Campisi in collaborazione con la Dottoressa Giulia Rapisarda e la squadra di infermieri specializzati, è stato effettuato il primo impianto di un pacemaker senza fili. Il primo momento in cui è stato utilizzato un impianto ultramoderno il Micra Av, che è capace di monitorare atrio e ventricolo contemporaneamente.

Il dispositivo Micra Av ha anche il notevole pregio di avere un rischio infettivo pari a zero, infatti senza struttura e senza catetere i batteri non hanno strumenti per attaccarsi ai tessuti.