Un gustosissimo piatto tipico del Sud sulle pagine del New York Times

La cucina meridionale si sa, è amata in tutto il mondo. E sono tantissimi gli elogi da parte della stampa internazionale, che sceglie di rendere spesso omaggio ai nostri buonissimi piatti tipici. Un ultimo elogio arriva dal celebre New York Times: protagonista, questa volta "la pasta chi vruoccoli arriminati", un tradizionale primo piatto siciliano con i cavolfiori.

L'articolo in questione si intitola "A food writer's sicilian pasta dish, and tips for sharing it". Al centro del racconto pubblicato sulla rivista statunitense e firmato dalla giornalista Isabel Wilkinson c'è la storia della chef inglese Skye McAlpine: "Negli ultimi anni, la scrittrice e chef britannica Skye McAlpine ha costruito un fedele seguito con i suoi piatti senza fronzoli, ispirati dalla sua educazione sia in Inghilterra che in Italia, che serve in grandi piatti in vivaci riunioni di amici", si legge nel pezzo.

Nel momento in cui è scoppiata la pandemia nel mondo, la McAlpine si è ritrovata in quarantena a Londra. Così cucinare è stato un modo per superare lo sconforto. "Tra i piatti che ha cucinato più spesso - racconta la giornalista del New York Times - c'è 'la pasta chi vruocculi arriminati', che un amico siciliano aveva affermato per anni essere il 'miglior piatto di pasta' - ma che non aveva mai provato lei stessa fino a quando lei e suo marito non l'hanno fatto l'anno scorso".

"Non siamo tornati indietro", racconta con una risata la chef britannica. "Il trucco è usare la stessa padella per cuocere sia il cavolfiore che la pasta, il che conferisce alla pasta un sapore extra e fa risparmiare tempo per lavare i piatti". E mentre puoi farlo con il romanesco al posto del cavolfiore o usare una pasta diversa al posto delle linguine, "La mia unica insistenza - spiega - è che non salti le briciole di pane alla fine - deliziosamente croccante, salata e dorata, sono proprio ciò di cui ha bisogno la salsa quasi dolce".