Il compositore del Sud che ammaliò tutta l'Europa dell'800: Mercadante

Francesco Saverio Mercadante nato ad Altamura provincia di Bari, in Puglia sentì l'amore per la musica fin da giovane età. Si racconta che fin da piccolo avesse l'abitudine di sedersi su un sagrato per suonare lo zufoletto e che questo attirò l'attenzione di un Prelato che estasiato dal suo talento, perorò per la sua istruzione presso il Conservatorio di Napoli, dove in seguito insegnò per trent'anni, inculcando il suo amore per la musica a tutti i suoi allievi tra cui spicca Vincenzo Bellini.

Il talentuoso Mercadante divenne ben presto compositore, ed in modo altrettanto celere i suoi lavori si diffusero prima in Italia e poi in tutta Europa; innovative ed emozionanti, tutt'ora coinvolgenti, queste opere pongono l'accento sulla drammaticità delle storie complice, anche, il linguaggio poetico e armonico che permea completamente la lirica:

"Tigri... Furie dell'averno,

quelle spade in me vibrate,

ma strapparmi al sen paterno,

fin ch'io vivo, non sperate"

Elena Da Feltre - Mercadante, Cammarano (1839, Teatro San Carlo, Napoli)

Saverio Mercadante, divenne un famosissimo compositore in tutta Europa nel corso dell'Ottocento, dopo la prima di "Elisa e Claudio", lavorando per i più grandi teatri europei, soprattutto tra la Spagna e il Portogallo. Ebbe un ammiratore d'eccezione, il drammaturgo irlandese, James Joyce che addirittura lo cita nel suo capolavoro "Ulisse": "Some of that old sacred music is splendid. Mercadante: seven last word" ("Parte di quella vecchia sacra musica è splendida. Mercadante: le utime sette parole").

Si può affermare, senza paura di essere smentiti, che molti dei cambiamenti avvenuti nel mondo della musica nell'Ottocento siano dovuti al compositore meridionale, alla sua vastissima produzione (più di 60 creazioni musicale), le tantissime collaborazioni con altri musicisti e parolieri come Felice Romani, Salvatore Cammarano e alle sinfonie commemorative, tra le tante, per Giovanni Pacini e Gioacchino Rossini.

A Giugno di quest'anno, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, per omaggiare il musicista nel giorno del centocinquantesimo anno dalla sua morte, ha organizzato concerti online in cui venivano riproposte la maggior parte delle sue opere.