Sta facendo il giro del web il dettaglio di un dipinto del 1656 custodito nel Museo nazionale di Capodimonte a Napoli. Il quadro realizzato dal pittore partenopeo Luca Giordano si chiama "La tragedia della peste", e al suo interno compare un'immagine quasi profetica, ossia uomo che indossa sul volto una mascherina.
A pubblicare in queste ultime ore il ritratto evidenziando il particolare in tempi di pandemia è stato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: "In questo dipinto, che rappresenta la tragedia delle peste del 1656, in esposizione al museo di Capodimonte per la mostra dedicata a Luca Giordano, si vede un personaggio indossare una mascherina rudimentale. Le pandemie da sempre colpiscono il mondo e ancora non abbiamo imparato a trarre insegnamento dalla storia".
Anche nei secoli passati, in tempi di epidemie, proteggersi con le mascherine era uno strumento per evitare il contagio. I medici della peste, infatti, erano soliti utilizzare questi tipi di maschere protettive a forma di becco e lunghe tuniche nere per evitare di essere esposti, ad esempio, alla Spagnola, la pandemia influenzale che fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo.
Il titolo integrale del quadro di Luca Giordano che ha attirato la curiosità degli utenti sul social è il "San Gennaro intercede presso la Vergine, Cristo e il Padre Eterno per la peste". Si tratta di un'opera olio su tela fatta commissionare dal viceré spagnolo Gaspare de Bracamonte per la Chiesa di Santa Maria del Pianto come ex voto per il pericolo dovuto all'epidemia che colpì la città di Napoli.
L'artista meridionale nel dipinto mostra tutta la sua devozione verso San Gennaro, più volte scelto come soggetto per le sue opere. Il Santo è rappresentato mentre rivolge le sue preghiere alla Madonna, Cristo e Dio per la peste che nel 1656 dimezzò la popolazione napoletana. Nel quadro seicentesco San Gennaro è circondato dai personaggi protagonisti di quell'epoca, tra cui è possibile intravedere l'uomo che indossa sul volto una mascherina.