Al Sud c'è "Quel Paese" pieno di magia, storia e incredibili scorci

Colobraro è un paese nella provincia di Matera in Basilicata, il suo nome deriva dal latino Coluber serpente ed è detto "Culevrèrë" in dialetto o "Quel paese" in termini non proprio di elogio. C'è la superstizione legata a questo paese per cui il solo nominarlo porti sfortuna per via di una leggenda metropolitana divenuta famosissima.

La leggenda narra di un avvocato, notissimo in tutta la Basilicata, che prima della Seconda Guerra Mondiale avrebbe proferito alcune parole che hanno poi scatenato la sfortuna, ed ecco le parole: "Se non dico la verità, che possa cadere questo lampadario!", leggenda vuole che questo lampadario fosse realmente caduto, chi dice in una stanza vuota, altri facendo numerose vittime.

Ma, probabilmente, la fama sfortunata di Colobraro deriva dalla credenza che alcune donne fossero dedite alle arti magiche e stregonesche, come Cattrè all'anagrafe Maddalena Larocca una donna definita masciara (maga). Testimonianza della tradizione magica di questo luogo e dell'intero territorio Lucano è data da alcune ricerche compiute da Ernesto De Martino e la sua equipe. L'antropologo affermò, in entrambe le visite al paese, di essere stato vittima di una serie di eventi sfortunati (ATTENZIONE: Le affermazioni di De Martino devono essere intese in un ambito di ricerca che esalta le tradizioni di tutto il meridione).

Questo luogo è ricco di luoghi storici e paesaggi meravigliosi, ne elenchiamo qui di seguito solo alcuni:

  • Chiesa Matrice San Nicola di Bari: una chiesa del XII secolo con cappella gentilizia dell' Icona, ristrutturata dai Carafa con l'aggiunta di molti dipinti della Scuola Napoletana.
  • Il Trittico pittorico di "Madonna col Bambino", "San Giovanni Battista" e "Giovanni Evangelista".
  • Chiesa di Santa Maria della Neve, la chiesa originaria che è il fulcro attorno al quale è stato edificato il paese.
  • Convento dei Francescani dell'Osservanza edificato nel 1601 che ospita, attualmente, il laboratorio demo – etno – antropologico.
  • Castello Carafa che potrebbe risalire all'804 per opera del Barone Caffo, ma più probabilmente è stato edificato nel XII secolo per essere dimora di nobili e feudatari fino al 1856 circa.

Le bellezze naturali che fanno da cornice a Colobraro sono alcune delle più belle dell'intera regione. Alle pendici del Monte Calvario e non lontano dalla diga a terra più grande d'Europa che forma il bacino artificiale del fiume Sinni.