Il tributo di Morandi a Domenico Modugno: "Ha rivoluzionato la canzone italiana"

Gianni Morandi è ancora in vacanza al Sud. Dopo una tappa a Matera il cantante e attore romagnolo sta facendo una lunga sosta in Puglia con la sua seconda moglie Anna Dan e un paio di amici. Sul suo profilo facebook sta raccontando il suo viaggio. Qualche giorno fa è comparsa una foto che lo vede in compagnia di Al bano Carrisi insieme con Loredana Lecciso e sua moglie Anna Dan: “Ci troviamo in Puglia e abbiamo fatto una visita ad Al Bano, nella sua tenuta di Cellino San Marco. Ci ha accolto, insieme a Loredana, con la solita grande ospitalità. Non c’è Puglia senza Al Bano, ha commentato il cantante.

Nel suo tour pugliese, Morandi si è fermato anche ad Altamura,  Alberobello e a Galatina, dove ha incontrato anche la sua collega Giorgia, che frequenta da anni la città salentina. La cantante romana è infatti apparsa a Gallipoli, come dimostra una foto da lei pubblicata su Instagram con lo sfondo sia del mare del vicino seno del Canneto, sia della chiesa di San Pietro e Paolo a Galatina. Giorgia si reca spesso in Salento, e sul social ha scritto che quest’anno le sembra un miracolo essere riuscita a venirci.

Adesso è la volta di Polignano a Mare, splendida perla meridionale in provincia di Bari dove è nato il celebre cantautore Domenico Modugno. Ed è proprio davanti alla statua del cantante pugliese che Gianni Morandi si è lasciato immortalare sorridente e fiero, ricordando il suo rapporto con l'artista con questa parole: "È stato piuttosto emozionante farmi scattare questa fotografia, a Polignano a mare...Domenico Modugno l’ho visto per la prima volta in TV, al Festival di Sanremo del 1958, poi l’ho conosciuto molto bene qualche anno dopo. Lui era legato da profonda amicizia con il mio produttore e autore Franco Migliacci, con il quale aveva scritto “Nel blu dipinto di blu”, vincendo il Festival di Sanremo".

"Fu proprio Franco a presentarmi a lui - ha aggiunto Morandi - quasi a chiedergli cosa ne pensasse di questo ragazzino bolognese che aveva appena scoperto. Erano gli anni dei suoi grandi successi, anche internazionali (pensate che negli Stati Uniti era molto famoso, lo chiamavano “Mister Volare”), mentre io stavo facendo i miei primi passi nel mondo della musica. Mi trattava con simpatia, mi dava consigli, mi diceva addirittura come vestirmi, o come muovermi sul palco. Era una persona piena di carisma ed entusiasmo, con una energia incredibile, scriveva e interpretava le sue grandi canzoni, alternando il ruolo di cantante con quello di attore, sia in teatro che al cinema e naturalmente in televisione".

"Con il passare degli anni, poi ci siamo ritrovati in diversi contesti, a Canzonissima, al festival di Sanremo, al Cantaeuropa, in giro per le capitali europee. Modugno, con “Volare”, ha rivoluzionato la canzone italiana, l’ha rivitalizzata, cambiata, è stato un vero innovatore. Da quel famoso Sanremo del 1958, niente è stato più come prima. Ci ha lasciato canzoni indimenticabili, che hanno fatto la storia e rimarranno per sempre nella nostra memoria. Ecco perché, mentre facevo la foto sotto la sua statua, aprendo le braccia per imitarlo, mi è passata davanti agli occhi una parte molto importante della mia vita e ho provato una forte emozione", ha concluso il cantante bolognese.