Coronavirus, il professor Lopalco: "Passiamo un'estate sereni, ma con prudenza"

Pier Luigi Lopalco, epidemiologo meridionale tra i più bravi al mondo, è tornato a esprimere il suo punto di vista sull'emergenza Coronavirus. Nato a Mesagne, in provincia di Brindisi, nel 1964, il professore pugliese adesso è docente di ruolo di Igiene ed Epidemiologia presso l’Università di Pisa ed è stato scelto dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano come attuale responsabile della struttura speciale di progetto regionale pugliese “Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche”, per guidare la task force Covid-19 nella regione del Sud.

In un'intervista ad Askanews lo scienziato pugliese ha parlato di questa estate molto particolare in cui stiamo tornando lentamente alla normalità: "Ora, per prima cosa, dobbiamo valutare l'effetto delle riaperture sulla circolazione del virus, e ancora dobbiamo aspettare per avere questo tipo di informazione almeno fino alla fine di giugno - ha dichiarato l'epidemiologo - Alla fine di giugno vedremo se ci sarà o meno un aumento di casi. E' molto probabile che la stagionalità ci aiuti, quindi è probabile che non avremo un aumento evidente dei casi".

"Se anche non dovessimo osservare alcun aumento del numero dei casi conseguente alle riaperture - ha aggiunto Lopalco - continuiamo ad osservare, continuiamo comunque il monitoraggio perché attraverso il monitoraggio potremo vedere dove va a nascondersi il virus, e quando ritornerà il freddo potremo essere pronti. Per il momento dobbiamo mantenere questo livello di prudenza: mascherine, distanziamento e igiene delle mani. E' una situazione che deve evolvere con un monitoraggio serio del comportamento del virus sul campo. Perché da una settimana all'altra potremmo avere evidenze diverse e dover prendere alcune decisioni diverse".

Secondo Pier Luigi Lopalco, inoltre, la fine del lockdown e le riaperture delle ultime settimane non cambiano molto la situazione attuale: "ormai la concentrazione delle persone e lo scambio sociale sono già ad un livello molto alto. Non credo che l'apertura di questa o quell'attività possa influenzare ormai la circolazione del virus. Tutto dipende sempre dal comportamento che si tiene. Se monitoriamo vedremo se e come la situazione cambia. Bisogna prendere delle decisioni sulla base dell'evidenza. Passiamo un'estate sereni, ma con prudenza".