Coronavirus, Ascierto annuncia: "Il Tocilizumab riduce la mortalità"

Il Coronavirus, da un mese ormai, sembra aver allentato un po' la morsa sull'Italia, permettendo infatti al Paese di ritrovare un po' di normalità. Dal 3 giugno sono stati riaperti anche i confini tra le regioni, dopo la ripresa delle attività commerciali, di bar e ristorazione avvenuta qualche settimana prima.

Nonostante il miglioramento generale della situazione, però, l'allerta resta alta, visto che il virus è comunque ancora presente nella Penisola e necessita di un'attenzione particolare. Sono ancora necessarie, quindi, tutte le misure di sicurezza imposte dal Governo: mascherina e distanziamento su tutte, oltre a quelle individuali come il lavaggio frequente delle mani.

Intanto, mentre si monitora attentamente l'evoluzione della situazione, i ricercatori continuano a studiare cure e terapie per un'eventuale nuova ondata, o comunque per gestire al meglio i casi che ancora si stanno verificando in giro per l'Italia.

Tante le terapie sperimentate in questi mesi nel nostro Paese. Una delle più efficaci continua ad essere quella del farmaco anti-artrite, testata dal professor Paolo Ascierto,  direttore dell'Unità Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell'Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli.

Il dottore partenopeo ha parlato degli ultimi studi sul Tocilizumab durante un'audizione in commissione Affari sociali della Camera sulla sperimentazione con plasma per pazienti Covid-19.

Queste le sue parole: "Il Tocilizumab è molto conosciuto tra gli ematologi. All'inizio della pandemia abbiamo contattato alcuni colleghi cinesi, ci hanno detto che l'avevano sperimentato su venti persone e che stava dando risultati positivi. Abbiamo quindi riunito una task force di infettivologi e abbiamo deciso di utilizzarlo sui pazienti con distress respiratorio anche nel nostro Istituto. I primi trattamenti con Tocilizumab hanno dato un risultato importante perciò abbiamo avviato uno studio clinico che si è concluso in 10 giorni. Per essere efficace avrebbe dovuto ridurre il tasso di mortalità del 10 per cento. Lo ha ridotto del 22 per cento".