Coronavirus, dottoressa guarita al Sud: "Mi hanno ridato la vita"

Lo abbiamo detto spesso in questi mesi: il Coronavirus non ha risparmiato proprio nessuno. Nessuno sconto per sesso, per età o per "posizione sociale", nessuno è risultato immune ad un nemico sconosciuto e spietato. Da quando la pandemia ha iniziato a devastare il mondo, a perdere la vita sono stati anche tanti medici, infermieri e sanitari, che soprattutto nei primi giorni dell'emergenza sono stati colti impreparati ed esposti evidentemente più del dovuto.

Molti, però, per fortuna, sono guariti, e la loro testimonianza è forse ancora più significativa, perché rende bene l'idea della situazione e di quello che il Paese si è trovato ad affrontare all'improvviso.

Questo è facilmente intuibile dalle parole di un medico guarito dal Covid-19, la dottoressa Antonella Schettino, pneumologo dell'Ospedale Cardarelli, che ieri, dopo tre settimane, è stata dimessa dalla terapia sub-intensiva del Cotugno.

La dottoressa è stata intervistata dal Tg3 Campania nell'edizione delle 14:30 di ieri, ed ha manifestato tutta la sua gioia e il suo ringraziamento verso chi l'ha salvata.

"Grazie, siete stati formidabili. Vi voglio troppo bene. Sono stata sfortunata perché ho beccato il Covid, ma fortunata perché l'ho preso a maggio e non a marzo. Una cosa è la teoria, anche perché io sono pneumologa e pure un po' vecchiarella, una cosa è arrivare a questo punto, anche perché io altri problemi di salute importanti non li avevo mai avuti. Insomma una volta che l'ho beccato l'ho beccato come si deve. Saluto il mio reparto e la mia amica che mi ha convinto a ricoverarmi. Io il giorno che venni qui ero convinta di morire, non avevo nemmeno una reale sofferenza, sai quando qualcosa che si spegne? Ho detto è finita, mi affidavo al Signore. Invece loro mi hanno ridato la vita. La prima cosa che farò adesso? Andrò a vedere le partite del Napoli".