Al Sud c'è un bosco che ricorda le fiabe in cui è possibile ammirare di sera i campi illuminati dalle lucciole, i piccoli insetti che brillano grazie ad una luce che splende sul loro dorso. Questo spettacolo è ben visibile nel bosco di Sant'Antuono, a pochi chilometri dalla cittadina di Mottola in provincia di Taranto. La grande presenza di questi insetti luccicanti fa sì che il suggestivo bosco sia denominato appunto "Il Bosco delle lucciole": si tratta di una terra di circa 520 ettari piena di querce e piante meravigliose, come le orchidee selvatiche.
Il fenomeno della bioluminescenza delle lucciole purtroppo è spesso messo a rischio a causa dei pesticidi ma in questo bosco pugliese i bambini possono ancora rimanere estasiati dalla magia delle luci che li porta a vivere in una favola. La bioluminescenza delle lucciole avviene grazie a specifiche reazioni chimiche che consentono agli insetti di rendersi visibili tra loro ai fini dell'accoppiamento e serve quindi a distinguere i maschi dalle femmine: i primi sono dotati di una luce intermittente mentre le seconde riescono a brillare di continuo anche per più ore.
La lucciola è un coleottero appartenente alla famiglia Lampyridae. Solitamente il fenomeno della bioluminescenza in questi insetti esplode tra le 10 e le 12 di sera soprattutto nei mesi di giugno e luglio. Le femmine solitamente si spostano in una zona in cui il maschio riesce facilmente a raggiungerle: la luce emessa è di un verde brillante e se non arriva il maschio resta accesa senza interruzioni anche per due ore, dopodiché, se non è raggiunta dal maschio, si ritira nel suo nascondiglio per poi ricomparire la notte successiva.
Il bosco di Sant'Antuono in Puglia detto "Bosco delle Lucciole" è adiacente all'Oasi Wwf di Monte Sant'Elia e si trova a trenta minuti dalla Gravina di Castellaneta e a dieci dalla Grotta di Dio. Il bosco offre bellissimi itinerari sia storici che naturalistici ed è possibile arrivarci attraversando la strada provinciale n.36 Mottola-Martina Franca.