La Fase 2 del Coronavirus non ferma la grande macchina di solidarietà che si è messa in moto in Italia dall’inizio dell’emergenza. Nord e Sud, infatti, contro ogni aspettativa, hanno collaborato sostenendosi a vicenda. Donazioni, ricoveri di pazienti negli ospedali meridionali, parole di incoraggiamento e tanto altro: la catena che ha unito il Paese non si è mai spezzata. E continua ancora oggi che le cose sembrano andare meglio.
Come riporta Il Fatto Nisseno, il Piemonte ha donato all'ospedale di Mussomeli (Sicilia) 6 maschere respiratorie; 1 termometro termico; 10 visiere; 2 tute anti contagio. La donazione è stata fatta dalla Federazione turistica piemontese di Confesercenti, in collaborazione con altri compaesani nella regione settentrionale e imprese turistico-ricettive locali. L'aiuto è arrivato dopo una richiesta di supporto del sindaco di Catania per l'ospedale di Mussomeli e i suoi operatori sanitari.
Come detto sopra, questo è solo l'ultimo esempio di una solidarietà che sta compattando l'Italia in uno dei momenti più duri della sua storia. Appena qualche giorno fa, si era verificato un gesto di generosità al contrario, da "giù" a "su", con un grande carico di cannoli partito dalla Sicilia in direzione Bergamo.
Una delle pasticcerie più famose di Palermo, infatti, ha deciso di donare 12mila cannoli agli Alpini e ai volontari impegnati nella lotta al Coronavirus. E anche questa era una controrisposta ad un'altra iniziativa partita proprio da Bergamo, ossia la donazione di un tir pieno di tablet e pc, diretti ai ragazzini dell’Istituto Zen, che non potevano seguire le lezioni da casa perché sprovvisti di materiale tecnologico.
Il comune di Mussomeli è divenuto "famoso" dopo che la sua amministrazione comunale ha messo in vendita le case sfitte a solo un euro, come strategia per ripopolare il borgo. Ne sono state vendute già più di 100, specialmente a stranieri. Mussomeli è un piccolo paese di 10mila abitanti in provincia di Caltanissetta.