"Il più grande del Mezzogiorno."
Così lo definisce Maurice Barres autore, giornalista, politico francese.
E di sicuro Torquarto Tasso è uno dei cittadini più illustri del Meridione. È infatti originario del Sud Italia, dove ha svolto anche la prima parte della sua formazione.
Nasce a Sorrento, in Campania, l'11 marzo 1544. I genitori sono aristocratici. Il padre Bernando è un poeta, appartenente alla famiglia Della Torre e la madre Porzia De Rossi discende da una nobile famiglia toscana, anche se viene al mondo a Napoli. Proprio in quest'ultima città, Torquato studia presso i Gesuiti fino al 1554.
Poi, segue il padre a Roma. Si iscrive all'Università di Padova. A 18 anni, nel 1562, pubblica la prima opera, il poema cavalleresco "Rinaldo". Nel 1574 si ammala a causa di una febbre. Da questo momento in poi, inizia a comportarsi in maniera sempre più strana. Il suo capolavoro è la "Gerusalemme liberata", poema eroico completato nel 1575 (pubblicato nel 1781). Nel 1577 rientra a Sorrento in incognito, per far visita alla sorella Cornelia cui annuncia la sua morte, così da vedere la sua reazione. Nel 1579 è rinchiuso in ospedale per ordine del duca di Ferrara Alfonso II d'Este, che aveva aggredito in pubblico durante le sue nozze. Ci rimarrà per 7 anni.
Una volta uscito, si trasferisce a Mantova. Negli ultimi anni della sua vita, ritorna a Napoli. Muore a Roma, dove si era recato per ricevere l'incoronazione poetica, il 25 aprile 1595, all'età di 51 anni. Tra le sue opere ricordiamo:
- Gerusalemme
- Rinaldo
- Rime
- Discorsi sull'arte poetica
- Aminta
- Re Torrismondo
- Gerusalemme liberata
- I dialoghi
- Le sette giornate del mondo creato
- Le lacrime di Maria Vergine e le Lacrime di Gesù Cristo.