Liquirizia: il rimedio meridionale dalle molteplici proprietà

Si tratta di una pianta erbacea perenne. Della famiglia delle Fabaceae, è benefica in moltissimi casi, anche se non bisogna esagerare con l'assumerla.

Esistono 18 specie di questa erba diffuse in America, Australia ed Eurasia. La Glycyrrhizia glabra o liquirizia resiste al gelo e si sviluppa soprattutto in terreni argillosi e/o calcarei. I rami possono arrivare fino a 2 m di lunghezza.

Conosciuta ed adoperata in Asia, in campo medico, già 5000 anni fa, era utilizzata anche nell'antica Grecia. È grazie ai frati domenicani che si afferma, in maniera definitiva, nel nostro continente, a partire dal XV secolo.

Usata in erboristeria e in cucina per preparare caramelle e dolci, può avere caratteristiche antinfiammatorie, antibatteriche, depurative, digestive e diuretiche grazie al principio attivo, la glicirrizina. È utile se si hanno problemi di ulcera e la foglia fresca ha pure proprietà cicatrizzanti.

In commercio è possibile trovare i bastoncini e i confetti da masticare e in polvere e succo per decotti e simili. Nell'industria farmaceutica è usata come correttivo del sapore e dolcificante. Ha effetti collaterali e, percio, non va assunta in grandi dosi. L'ideale sarebbe 2 mg/kg al giorno. Addirittura, può essere tossica per i soggetti allergici al principio attivo.

Nel Mezzogiorno d'Italia si produce soprattutto in Calabria dove è un prodotto tipico e in Abruzzo, in special modo nei pressi di Atri.