David di Donatello 2020 all'insegna del Meridione

Il prossimo 3 aprile andrà in onda su Rai 1 la cerimonia di consegna del David di Donatello, il principale premio cinematografico italiano.

Il film di un regista del Sud che ha ottenuto il maggior numero di candidature è "Martin Eden", del casertano Pietro Marcello (11 nomination). Segue "5 è il numero perfetto" del cagliaritano Igort, con 9, "Suspiria" del palermitano Luca Guadagnino con 6 e, infine, con 4, "Il Sindaco del Rione Sanità" del napoletano Mario Martone.

Pietro Marcello è, inoltre, in lizza per la miglior regia mentre il suo concittadino Marco d'Amore (autore de "L'Immortale") e Igort sono in corsa come migliori registi esordienti. Tra gli interpreti, concorrono come "miglior attore protagonista" il partenopeo Francesco Di Leva e Toni Servillo, originario di Afragola, comune in provincia di Napoli. Dalla città campana arrivano anche Roberto Saviano e Maurizio Braucci che puntano alla migliore sceneggiatura.

Invece, come "miglior attore non protagonista" si sfidano, tra gli altri, i palermitani Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane, oltre a Carlo Buccirosso, altro artista proveniente dal capoluogo della regione Campania.

Per quanto riguarda le attrici, si contendono la palma di migliore la barese Lunetta Savino, la nativa di Palermo Isabella Ragonese e la napoletana Valeria Golino, per il ruolo in "Tutto il mio folle amore". Invece, per la parte al fianco di Servillo in "5 è il numero perfetto, la Golino sfida anche la conterranea Tania Garribba e la palermitana Maria Amato come migliore attrice non protagonista.

Intanto, il regista di Molfetta Giulio Mastromauro si è aggiudicato il David per il "miglior cortometraggio" (che viene assegnato prima rispetto agli altri premi) con l'opera "Inverno". Nella categoria "miglior documentario", si sfidano il palermitano Franco Maresco, autore di "La mafia non è più quella di una volta" e Agostino Ferrante, di Cerignola in Puglia, che ha girato "Selfie".