Azzeruolo, alla scoperta di una peculiarità siciliana che fa bene alla salute

È un albero da frutto naturalizzato solo in Sicilia. Proveniente dall'Asia centrale, si è diffuso nei paesi caldi a ridosso del Mediterraneo. Stiamo parlando dell'Azzeruolo.

Nel nostro paese è coltivato in ambito familiare in diverse regioni, ma cresce in natura solo nell'isola del Sud Italia, dove è chiamato "nzalora" o "lanzarolit". Produce piccoli frutti di, massimo, 5 cm di diametro ed ha un sapore tra l'acidognolo e il dolciastro.

Pianta latifoglie e caducifoglie, di 3-5 m con rami spinosi, ha foglie ovali e cuneiformi di colore verde che ingialliscono prima di cadere. La fioritura avviene tra aprile e maggio quando nascono fiori di colore bianco. Come varietà, esistono la Bianca d'Italia (anche detta Moscatella), la Rossa d'Italia e la Gialla del Canada.

L'azzeruolo è ricco di vitamina C e, i frutti, di vitamina A. Mangiato fresco, disseta, rinfresca e aiuta la salute della pelle. Inoltre ha proprietà diuretiche e ipotensive mentre la polpa è utile contro l'anemia e i disturbi della vista. Ai frutti di diverse specie del genere Crataegus sono state associate anche proprietà cardiotoniche. I frutti si conservano sotto grappa e/o spirito. È usato per produrre confetture e gelatine e preparare insalate e macedonie di frutta. Si adopera in pasticceria per decorare le torte.