Si dice presepe o presepio? La risposta dell'Accademia della Crusca

Il periodo di Natale è ricco di eventi e tradizioni che fanno parte della storia di ciascun paese. Tra queste, di particolare importanza, soprattutto per i cattolici, c'è l'uso di allestire il presepe in casa, in chiesa, nelle piazze... Insomma ovunque ci sia un briciolo di spirito natalizio, c'è un presepe.

Presepe o presepio, qual è il nome corretto?

Ma oggi ci vogliamo occupare di un problema che sta alla base: si dice presepe o presepio? Ci sono numerosi studi e teorie legate all'utilizzo dei due termini e quindi, per capire quale sia la dicitura esatta, abbiamo chiesto aiuto agli esperti dell'Accademia della Crusca, depositari del sapere e della storia della nostra lingua italiana.

Origine latina di presepe

Il termine ha origine latina e presenta due forme: praesaepe, is ed anche praesaepium, praesaepii. Dalla prima deriva l’attuale “presepe”, dalla seconda la forma più arcaica “presepio”. Già in passato quindi venivano utilizzati già i due termini, lo si nota anche in autori latini come Virgilio e Plauto e, successivamente anche da Petrarca, Tasso e Marino.

A livello di utilizzo, la parola presepio ha avuto nel tempo un uso molto più ampio rispetto a quella di presepe. Infatti, proprio nelle prime tre edizioni del Vocabolario dell’Accademia della Crusca (la prima risalente all'anno 1612) si ritrova solamente il termine presepio, adoperato con il significato sia di stalla che di mangiatoia. Solo con la quarta edizione del 1729 si inizia ad usare il termine presepe.

presepe o presepio

La storia del presepe ormai è davvero di grande interesse. Tra i due termini si è trovata una differenza di significato: presepe, derivato da Virgilio, sta ad indicare la stalla, mentre presepio ripreso dal latino tardo della Vulgata, rimanda alla mangiatoia nella stalla.

A partire dal Cinquecento la voce presepio è stata usata molto di più rispetto a presepe e viene utilizzata per riferirsi all’intera Natività. Inoltre nei dizionari post unitari, presepe viene considerata una voce poetica e quindi meno diffusa nella lingua di tutti i giorni.

Dalla seconda metà del secolo scorso l’unica differenza che si continua a mantenere è basata sul piano semantico. Infatti entrambi i termini vengono utilizzati con lo stesso significato, per indicare la rappresentazione natalizia.

Oggi si può affermare che entrambi i termini sono corretti ed esprimono lo stesso significato, ma c'è una leggera prevalenza nell'uso del termine presepe.