Venezia, sul balcone di una casa in centro spunta uno striscione esilarante: la dedica ai turisti molesti

Il centro di Venezia è un ambiente tanto bello quanto fragile. Il numero altissimo di turisti che l'attraversa ogni giorno porta vantaggi e svantaggi ai residenti. Uno di loro ha creato un vero e proprio striscione dedicato a chi fa baccano e si comporta in maniera incivile.

Il 2023 volge lentamente alla conclusione e il 2024 si avvicina. L'anno prossimo, per Venezia, inizierà con una vera e propria svolta: verrà finalmente introdotto il tanto discusso (e invocato) ticket d'ingresso. Nella primavera del 2024, infatti, inizierà ufficialmente la fase sperimentale che prevede il pagamento di 5€ per entrare nella città. Al momento si sa solo che riguarderà "i 30 giorni con il maggiore afflusso dell'anno", dunque si presume: i ponti e i giorni festivi come Pasqua, Natale, Capodanno e il periodo di Carnevale, oltre ad alcuni weekend estivi. Chiaramente sono esclusi coloro che vivono, studiano o lavorano in città, così come i turisti con regolare prenotazione nelle strutture ricettive.

Il regolamento ufficiale verrà presentato nelle prossime settimane, ma è pressoché certo che verrà creato un portale apposito che, dopo il pagamento, rilascerà in automatico un Codice QR da presentare all'ingresso della Città antica del Comune di Venezia. Chi verrà trovato senza codice, riceverà una sanzione salata, i cui importi saranno resi noti successivamente. Secondo indiscrezioni, i residenti nella regione Veneto non dovranno pagare il ticket, ma saranno comunque obbligati a prenotare. A detta del sindaco Luigi Brugnaro, quella del numero chiuso a Venezia può essere un'iniziativa che faccia da apripista nel resto del mondo. Tutto il regolamento ufficiale verrà presentato tra la fine dell'anno e l'inizio del 2024.

Venezia, lo striscione contro i turisti molesti

Lo scopo principale dell'iniziativa è quello di evitare che Venezia accolga un numero di persone che, semplicemente, è fuori dalla sua portata. Non cambierà nulla per i turisti che pagano (profumatamente) per dormire negli hotel e case vacanza della città antica. Tuttavia se i turisti di passaggio rappresentano un problema in certi giorni, lo stesso fanno coloro che soggiornano a Venezia. Non è raro vedere gente che fa i propri bisogni nelle calli, oppure che in tarda nottata dopo una serata alcolica parli ad alta voce o, in generale, faccia rumore. Una delle poche famiglie veneziane che ancora vive nella città antica ha preparato uno striscione contro questa categoria di persone:

Lo striscione comparso in pieno centro a Venezia contro i turisti molesti. Fonte: venezia_non_e_disneyland - Instagram
Lo striscione comparso in pieno centro a Venezia contro i turisti molesti. Fonte: venezia_non_e_disneyland - Instagram

Nell'epoca delle faccine, lo striscione mostra un emoji che 'consiglia' di fare silenzio e l'immagine di un secchio pieno d'acqua che viene svuotato verso il basso. Il messaggio è chiaro: chi non fa silenzio, rischia di farsi un bel bagno di acqua corrente (sicuramente più pulita di quella dei canali). Notevole anche lo slogan usato dagli autori dello striscione: "Venezia non è Disneyland", che è anche il nome della pagina che ha ripostato il cartello. La città non è un parco divertimenti dove urlare, mangiare e divertirsi a tutte le ore. Soprattutto in prossimità delle case, dove i residenti legittimamente cercano silenzio nei periodi della giornata dedicati al riposo.

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