Donna riceve 50 pacchi Amazon che non ha mai ordinato: "Non è piacevole, è un incubo"

Una donna ha raccontato un fatto oggettivamente clamoroso: in due mesi, ha ricevuto oltre 50 pacchi indirizzati ad Amazon. Quasi tutti contengono scarpe femminili. Dettaglio fondamentale: non è stata lei a ordinarli.

Il Covid ha cambiato per sempre le nostre vite e soprattutto le nostre abitudini. Se già prima di marzo 2020 era normale ordinare cibo d'asporto e farsi consegnare a casa prodotti di ogni tipo, nei mesi di restrizioni tali attività erano diventate perfino un modo per rendere meno monotone le giornate. Di restrizioni non ce ne sono più, ma milioni di persone in tutto il mondo continuano a preferire che cibo e vestiti vengano consegnati loro a casa piuttosto che uscire per andare a comprarli di persona.

Nelle lunghe giornate rinchiusi in casa in cui non potevamo incontrare nessuno, gran parte delle gioie provenivano dai corrieri, che consegnavano a casa nostra quell'oggetto ordinato su Internet qualche giorno prima. Esistono, tuttavia anche casi estremi: ricevere un pacco (anzi, più pacchi) potrebbe non strappare più un sorriso. Una donna canadese residente nella città di Langley, nella British Columbia, ha raccontato di come negli ultimi due mesi abbia ricevuto oltre 50 pacchi contenenti scarpe femminili, pur non avendoli ordinati. Il caso è arrivato all'attenzione di CBC, che ha mandato un proprio inviato a intervistare la donna.

Donna riceve pacchi destinati ad Amazon: la situazione è scomodissima

La donna si chiama Anca Nitu e in un breve filmato di CBC Vancouver ha spiegato la situazione oggettivamente assurda in cui si trova. In estrema sintesi, riceve scarpe inviate da clienti insoddisfatti che intendono restituirle al venditore Amazon che gliele ha vendute. La domanda è: non può semplicemente rifiutare? La risposta è sì, ma dato che il suo indirizzo è segnato come quello ufficiale da Amazon, per farlo deve pagare una sorta di sanzione. Se, invece, volesse accettarle, dovrebbe rimborsare il cliente e quindi di fatto pagare le scarpe. Attualmente ha accumulato 300 dollari di debito verso una nota ditta di spedizioni dell'America del Nord per non aver accettato diverse paia di scarpe.

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A Langley, B.C., woman says for the past two months, she has had more than 50 packages containing women's shoes delivered to her house, even though she didn't order them. Anca Nitu says they were sent by people across North America who intended to return them to the Amazon seller, with each box containing a return authorization slip to her address. She says couriers have also abandoned packages on her porch, denying her the opportunity to refuse them. It has also resulted in more than $300 worth of Collect-on-Delivery (COD) customs charges from the United Parcel Service (UPS). The bills are mailed to her by the delivery company. "I start shaking when I see packages at my door," said Nitu, who says the stress has cost her sleep and her appetite. "They keep coming, and it just doesn't end." While she has not determined an exact cause, Nitu suspects her residence is being used as a return address for sellers or third-party handlers to dump their unwanted products. The Better Business Bureau (BBB) says it sounds like a vendor-return scheme, where sellers, usually from overseas countries like China or India, skirt shipping and warehouse fees by using a residence to ship their returned products. In a written statement to CBC, Amazon says people in Nitu's situation can report packages online through their Report Unwanted Package form, but they did not specify what processes are in place to resolve her specific issue of unwanted volume deliveries. #amazon #packages #langley #britishcolumbia #cbcnews 

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"Non riesco a mangiare, non riesco a bere. Tremo quando sento che c'è una consegna in arrivo. Continuano ad arrivare, non sembra esserci una fine". La signora Nitu non sa cosa stia realmente succedendo, ma l'ipotesi più accreditata è che la sua residenza venga usata come indirizzo a cui inviare merce per cui viene chiesto il reso e/o il rimborso. Insomma, se ricevere 50 pacchi in 60 giorni può sembrare un sogno, per la donna è un incubo, dato che ha speso 300 dollari per rifiutare oltre dieci pacchi ed ha deciso di acquistarne alcuni, senza averne la necessità. La donna sostiene di aver provato a spiegare in ogni modo il problema ad Amazon, ma a suo avviso il gigante degli e-commerce risponde che quanto successo "non ricade sotto la propria responsabilità". Non è chiaro se la signora Nitu si sia rivolta alla polizia.

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