Milano, all'ingresso di un ristorante giapponese compare un cartello (aggressivo) contro gli "all you can eat"

Milano è la città italiana con il numero più alto di ristoranti giapponesi in rapporto alla popolazione. Non tutti, però, offrono formula "all you can eat". Il proprietario di uno di questi ha esposto un cartello parecchio aggressivo contro alcuni dei suoi colleghi.

Chi conosce un minimo l'Italia sa bene che Milano è la capitale italiana del sushi. Nessun'altra città dello stivale si avvicina minimamente ai numeri relativi ai ristoranti giapponesi in rapporto alla popolazione. È vero che il sushi è solo uno dei tanti cibi della cucina nipponica, ma è altrettanto vero che è di gran lunga la pietanza più amata e ordinata dagli stranieri. Lo dimostra un dato relativo a Instagram: nel 2021, le foto di sushi hanno superato numericamente quelle di pizza, pasta e altre pietanze italiane. Nell'epoca delle persone perennemente connesse, l'estetica è fondamentale e questo dato lo dimostra per l'ennesima volta.

Milano, dicevamo, è la capitale del sushi. Per far capire quanto sia importante questo cibo per i milanesi, ci sono i dati di Chef's Pencil, un portale americano che ha studiato la concentrazione a livello mondiale di amanti del sushi, Giappone escluso. La ricerca si è basata sui volumi di ricerca su Google. Al primo posto spicca Vancouver, in Canada, che qualcuno ha ribattezzato "la capitale mondiale del sushi non giapponese". In città ci sono oltre 600 ristoranti giapponesi. Curiosamente, il sushi è amatissimo in Russia e Ucraina: al secondo posto troviamo Novosibirsk (Russia), poi tre città ucraine dal terzo al sesto: Odessa, Charkiv e Kiev. Al dodicesimo posto c'è l'unica città italiana della top 15: Milano, dove il sushi sembra piacere più anche rispetto a una metropoli che definire multietnica sarebbe riduttivo, come Los Angeles.

Milano, il ristorante giapponese 'contro' gli all you can eat

In Italia, il sushi ha avuto una diffusione spaventosa anche per un altro motivo: molti ristoranti giapponesi hanno offerto la formula "all you can eat". Con una cifra fissa (coperto, dolci e bevande escluse), si mangia senza limiti (in realtà quasi ovunque il sashimi e alcuni roll speciali possono essere ordinati solo una volta). Soprattutto i giovani amano questo tipo di pasto e, negli anni, hanno contribuito ai guadagni stellari di alcuni ristoranti giapponesi. Quelli con menù à la carte tendono a offrire un prodotto di qualità maggiore, a prezzi solitamente alti per le medie italiane.

Un ristorante giapponese di Milano ha esposto questo cartello 'contro' i locali che offrono formula "all you can eat". Fonte: milanonobile2018 - Instagram
Un ristorante giapponese di Milano ha esposto questo cartello 'contro' i locali che offrono formula "all you can eat". Fonte: milanonobile2018 - Instagram

Un locale di Milano ha espresso in maniera chiarissima di non proporre la formula "all you can eat", così come il cibo d'asporto. Il cartello è 'aggressivo' e probabilmente la causa sono le frequenti domande dei clienti in merito alla sopracitata formula. Secondo alcuni, quella del sushi è una moda, ma se così fosse, non è sicuramente passeggera, dato che da dieci anni (abbondanti), in Italia il numero di questo tipo di locali è in crescita e, parallelamente, gli estimatori di questa pietanza.

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