Proprietario di un distributore automatico mostra quanto guadagna in 2 settimane

Quando si parla di rendite passive, il distributore automatico è una delle più note. Un uomo che ha acquistato una macchinetta del genere e l'ha piazzata in un luogo pubblico ha mostrato quali sono le spese e i guadagni di chi, come lui, ha investito in questo settore.

Il distributore automatico moderno è stato inventato nel 1888 da Percival Everitt, un imprenditore britannico; all'epoca, il dispositivo vendeva solo francobolli e carte postali. Oggi gran parte di questi apparecchi distribuisce cibo e bevande, anche se in Italia sono altrettanto comuni quelli appartenenti a farmacie e tabaccherie. Il primo distributore automatico di cibi e bevande fu installato da un'azienda americana nel 1902, la Horn & Hardart Baking Company, nella città di Philadelphia. Oggi sono presenti praticamente in tutto il pianeta e alcuni paesi come il Giappone li hanno portati al livello successivo.

Se nel mondo occidentale servono più come soluzione di emergenza per acquistare cibo, bevande, sigarette e biglietti dei treni, nel paese del Sol Levante esiste una vera e propria ossessione. D'altronde è il paese mondiale con la più alta concentrazione di questi marchingegni ogni 1000 abitanti, che ogni anno generano un giro d'affari di 60 miliardi di dollari. I motivi sono molteplici, ma c'entra soprattutto l'attrazione dei giapponesi per ciò che funziona in maniera automatica, la possibilità di fare acquisti senza interazione umana e di trovare sempre prodotti di qualità a prezzi più bassi rispetto ai negozi.

Il distributore automatico: costi e guadagni

Qual è il guadagno per un gestore di una macchinetta simile? Un imprenditore americano ha condiviso in maniera trasparente i suoi costi e i ricavi. Su ogni singolo snack, in media, ha un guadagno di 50 centesimi. Un esempio sono i Doritos: acquistati a 50 cent, vengono venduti a un dollaro. Stesso discorso per gli altri prodotti: su quasi tutti, raddoppia il prezzo d'acquisto, ma su alcuni arrotonda per difetto: un prodotto acquistato a 90 centesimi, può essere venduto anche 1,50$. Nel video spiega anche che d'estate tende a non vendere cioccolata per paura che si squagli.

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Quanto ha guadagnato in due settimane? Di monetine, circa 50 dollari e in contanti 226$. Dunque poco meno di 280 dollari in due settimane, con un margine del 40%. Insomma, l'uomo di certo non può contare solo su questo distributore automatico come entrata, ma se ha un altro lavoro (e se possiede altri distributori), alla fine del mese ottiene un guadagno extra niente male. Anche perché l'unico impegno è quello di riempirlo con i prodotti e incassare i soldi, peraltro solo una volta ogni due settimane. Nei commenti, più di una persona gli consiglia di alzare leggermente i prezzi in un periodo di inflazione del genere, ma forse tenerli bassi forse aiuta a vendere di più e a farsi preferire rispetto a un negozio, dove tutto costa di più per via dei tanti costi fissi.

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