Sardegna, nuovo scontrino pazzo: "Guardate quanto abbiamo pagato solo per il coperto"

È l'estate degli scontrini pazzi. La nuova segnalazione arriva dalla Sardegna e più nello specifico Porto Cervo, dove un utente di Facebook sostiene di aver pagato un prezzo esorbitante solo per il coperto. Anche cibo e bevande non erano propriamente economiche.

Da anni ormai, la voce 'Coperto' sullo scontrino è quella che causa più grattacapi tra chi frequenta i ristoranti. Si tratta di una pratica antica che ha avuto origine in Italia e che, oggi, resiste solo nel nostro paese. Nel resto d'Europa, infatti, è praticamente impossibile trovare la voce in questione al momento del pagamento. Si tratta di una piccola 'sovrattassa' con cui il ristoratore intende recuperare soldi utili a pagare la pulizia delle tovaglie, delle posate, dei piatti, dei bicchieri, oppure per comprare le famose tovagliette in carta che utilizzano i locali più spartani.

Ma da dove nasce questa consuetudine? Secondo quanto scritto da Lucia Izzo in un contributo per la rivista 'Studio Cataldi', è letteralmente un'usanza medioevale. All'epoca, infatti, molte persone nelle giornate di freddo o di pioggia si accomodavano nelle locande per consumare il cibo che avevano con sé, e non quello della cucina. Per questo, i proprietari chiedevano il pagamento di una cifra per fornire posate, piatto e bicchieri e permettere all'avventore di mangiare - indovinate un po' - al 'coperto'. Oggi esiste solo in Italia e la sua stessa esistenza sta causando qualche polemica per via del coperto oggettivamente salatissimo richiesto da un locale in Sardegna.

Sardegna, nuovo scontrino pazzo: stavolta è il coperto a essere esagerato

L'estate 2023 si avvia alla conclusione. Per chi ha seguito le tendenze social, è stata una stagione all'insegna del cambiamento climatico, dei costi troppo alti delle località turistiche italiane, di quanto sia bella ed economica l'Albania e degli scontrini pazzi. Già, perché, in ordine sparso da inizio estate: qualcuno ha chiesto 2€ per dividere a metà un toast, un altro locale 5€ per tagliare una torta; così come c'è chi ha preteso 2€ per un piattino extra per permettere a una bambina di assaggiare le trofie al pesto ordinate da sua madre. Parlando di prezzi alti, c'è anche chi a Porto Cervo ha chiesto 60 euro per due caffè e due bottiglie d'acqua. Proprio dalla 'perla' della Sardegna, è arrivata una nuova segnalazione: 10 euro a persona per il tanto discusso coperto.

Lo scontrino della discordia. Un bar a Porto Cervo chiede 10€ a persona per il coperto. Fonte: Stefano Branciforte - Facebook
Lo scontrino della discordia. Un bar a Porto Cervo chiede 10€ a persona per il coperto. Fonte: Stefano Branciforte - Facebook

Oltre al coperto, anche altre voci provocano qualche grattacapo. Un bicchiere di vino bianco costa 12€, mentre un'insalata mista completa ben 25. Una lattina di Coca-Cola 6€ non è un prezzo mai visto, ma nemmeno poi così comune in Italia. Porto Cervo è indubbiamente uno dei posti più belli e al contempo cari della Sardegna, ma far pagare solo il coperto di 10 euro ci sembra eccessivo. Va altresì specificato che il coperto, per quanto controverso, non è illegale. Tuttavia ogni ristoratore è costretto a indicare la cifra richiesta per questo servizio (chiamiamolo così) sul menù.

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