Bari, al mercato ortofrutticolo compare un cartello totalmente sgrammaticato: come hanno scritto "fichi d'India"

In un mercato ortofutticolo di Santeramo in colle, provincia di Bari, è comparso un cartello totalmente sgrammaticato. Chi l'ha scritto non aveva realmente idea di come scrivere "fichi d'India".

Una delle parole più pronunciate in ambito economico degli ultimi 18 mesi è inflazione. Dall'invasione russa in Ucraina, è iniziato un lento e inesorabile aumento dei prezzi di moltissimi beni e servizi. Prima è toccato alla benzina, poi all'elettricità al gas e, inevitabilmente, stesso destino è toccato al cibo. Nel caso di specie della frutta e della verdura, hanno influito pesantemente anche i sempre più frequenti fenomeni atmosferici estremi. Le grandinate violente, le raffiche di vento e le piogge torrenziali distruggono raccolti, sdradicano alberi e creano danni all'agricoltura.

Come se ciò non fosse già abbastanza preoccupante, molti italiani hanno 'reagito' all'aumento dei prezzi di frutta e verdura consumandone meno. Tra 2019 e 2023, infatti, il consumo annuale di prodotti naturali è sceso di ben 4 kg pro capite. Come noto, frutta e verdura sono fondamentali per un'alimentazione sana e bilanciata. Il dato è evidente quando si parla del giro d'affari della frutta: la spesa di frutta è scesa del 2%, per un totale di 1.32 miliardi di euro, nonostante il prezzo medio d'acquisto sia passato da 1,90€/kg del 2022 al 2,06€/kg dei primi tre mesi del 2023. Insomma, gli italiani consumano sempre meno prodotti naturali e questa non è una buona notizia.

Bari, al mercato ortofrutticolo spunta un cartello totalmente sbagliato

Molti tipi di frutta e verdura che mangiamo quotidianamente provengono dalle Americhe. Un esempio sono i pomodori, che fino al XVI secolo in Italia non esistevano e che oggi sono probabilmente il frutto (eh, già: tecnicamente lo sono) più utilizzato nella cucina nostrana. Stesso discorso per i fichi d'India: sebbene oggi crescano in enormi quantità nelle regioni del Sud e nelle isole, sono originari dell'America Centrale. In un mercato ortofrutticolo di Bari, i fichi d'India diventano fighidindia:

In un mercato ortofrutticolo di Bari, il cartello dei fichi d'India si presenta così. Fonte: welcome.to.favelas_puglia4
In un mercato ortofrutticolo di Bari, il cartello dei fichi d'India si presenta così. Fonte: welcome.to.favelas_puglia_4

I fighidIndia vengono venduti a 2,5 al k (non al kg) a Bari. Non male, vero? Ovviamente, si fa tutto per scherzare e per amore della goliardia. Le persone che lavorano in tutti i mercati ortofrutticoli del mondo, non solo quello di Bari, meritano il nostro rispetto. Fanno una vita piena di sacrifici e spesso lavorano senza prendersi neppure un giorno di ferie. Un errore gli è concesso, perché non tutti hanno avuto l'opportunità e la voglia di imparare la grammatica italiana a scuola. Qualcuno ha dovuto abbandonarla anzitempo, altri non hanno ricevuto gli stimoli giusti. Massima stima ai lavoratori del mercato ortofrutticolo di Bari e del resto d'Italia: il vostro lavoro è prezioso.

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