"Esiste vita dopo la morte? Te lo dico io", nel giardino di una casa compare un cartello inquietante (e comico)

Uno degli interrogativi che l'essere umano si pone da secoli è: esiste vita dopo la morte? Un cittadino italiano ha riproposto la fatidica domanda su un cartello posto sul cancello del giardino, avvisando di un "pericolo".

Da quando è diventato senziente, l'essere umano si è interrogato su cosa succederà quando la vita, inevitabilmente, finirà. Nonostante ci troviamo nel 2023, non esiste ancora una risposta che metta tutti d'accordo. Milioni di persone ci hanno provato, fornendo responsi diversi. Alcune religioni, come il Cristianesimo, l'Islam e l'Ebraismo, sostengono che ci sia altra vita dopo la morte. Questa, però, verrà influenzata dalle azioni compiute in vita. L'Hinduismo e il Buddhismo, che non sono propriamente religioni, avanzano l'ipotesi della reincarnazione, considerata parte integrante del ciclo di vita e morte.

Dall'altra parte, c'è la scienza. Come noto, il metodo scientifico si basa su prove empiriche, ovvero oggettive e inconfutabili (l'acqua bolle a 100°). Dal momento che non ne esistono a supporto di una nuova vita dopo il decesso, la risposta alla fatidica domanda è "no". Può consolare, forse, il fatto che il corpo in decomposizione sia cibo per insetti o fertilizzante per nuove piante, quindi una sorta di 'vita' postuma c'è. Nel mezzo, ci sono le cosiddette esperienze di pre-morte. Alcune persone dichiarate clinicamente decedute hanno raccontato quello che hanno visto, ma le loro esperienze, sono spesso oggetto di dibattito tra scienziati. Alcuni, infatti, non reputano credibili tali storie.

"La vita dopo la morte" e il cartello minaccioso

Nella società moderna, i problemi non mancano. Al contempo, però, la scienza fa grandi passi in avanti e non è da escludere che mentre saremo in vita, arrivi una risposta certa a questo quesito millenario. Altri stanno addirittura provando a sconfiggere la morte, preservando il cervello e caricandone il contenuto sul web, rendendolo (forse) eterno. Nel frattempo, il proprietario di un grosso cane l'ha riproposto sul cancello che delimita il suo giardino, per avvertire i curiosi e (soprattutto) i ladri. In una villetta di campagna, infatti, campeggia questo cartello parecchio eloquente.

Il cartello che 'scherza' sul quesito circa la vita dopo la morte. Fonte: cartelliedintorni - Instagram
Il cartello che 'scherza' sul quesito circa la vita dopo la morte. Fonte: cartelliedintorni - Instagram

I ladri sono avvisati: scavalcare quel cancello vuol dire incontrare un cane minaccioso, che non si farà problemi ad aggredire. Nel caso di un'aggressione particolarmente violenta, il malvivente potrebbe conoscere in anticipo la risposta sul quesito che ha incuriosito e angosciato gli esseri umani da secoli. Secondo uno studio di natura neuroscientifica, l'attività celebrale negli ultimi momenti di vita è "spaventosamente simile" a quella registrata durante i sogni e la meditazione. Per questo, si è diffusa la teoria secondo cui nel momento in cui spiriamo, potremmo rivedere la vita dall'inizio alla fine, proprio come nei film.

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