Bologna, negoziante chiude e incolla un cartello esilarante sulla saracinesca (che cita la Divina Commedia)

Un negoziante di Bologna ha chiuso la propria attività per qualche giorno di ferie estive. Per comunicare che riaprirà a settembre, ha fatto una citazione alla Divina Commedia di Dante Alighieri e ha aggiunto un tocco di mistero proprio sulla data di ripresa delle attività.

Bologna, fino a qualche anno fa, era una delle tante città italiane che ad agosto apparivano semi deserte. Da una parte i bolognesi preferivano spostarsi altrove nei giorni più caldi dell'anno, dall'altra i turisti erano pochi. Il 2023, al contrario, sarà l'anno migliore di sempre per i dati relativi il turismo agostano: secondo Bologna Welcome, infatti, l'occupazione media degli hotel cittadini ha superato il 70% nei primi quindici giorni del mese. Un dato ampiamente migliore rispetto a quello del 2019 (56%), anno in cui si era registrato il record per la città dotta, grassa e rossa.

Per quanto molti bolognesi ad agosto non siano rimasti in città, tra lavoratori del turismo e persone che hanno preferito andare in ferie prima o dopo, agosto 2023 è stato più affollato del solito. In parte ha contribuito anche un'estate meno bollente rispetto a quelle precedenti: a luglio i bolognesi hanno visto cadere tanta pioggia e, per loro fortuna, i giorni di caldo afoso sono stati meno rispetto alla media. Un'ondata di caldo agostano è appena iniziata e un po' di sana e vecchia afa della Pianura Padana durerà per almeno altri dieci giorni, per poi finire finire tra il 27 e il 30.

Bologna, il negoziante chiude e cita la Divina Commedia

La Divina Commedia è probabilmente l'opera letteraria più importante di sempre per chi parla italiano. In un canto del Purgatorio, Virgilio ammonisce Dante Aligheri affinché non superi i limiti della Ragione. La guida del poeta fiorentino, a tal proposito, pronuncia (nell'opera, chiaramente) la seguente massima: "State contenti, umana gente, al quia". Si tratta di un invito a gioire di quel che è dato, anziché intestardirsi nella ricerca dell'essenza delle cose. Un negoziante bolognese l'ha rigirata a modo suo:

Il cartello incollato su una saracinesca a Bologna: spunta la citazione alla Divina Commedia. Fonte: rimasugli - Instagram
Il cartello incollato su una saracinesca a Bologna: spunta la citazione alla Divina Commedia. Fonte: rimasugli - Instagram

Oltre alla citazione dantesca, c'è anche un alone di mistero attorno al cartello. "I primi di settembre" potrebbe essere l'1, ma anche qualsiasi giorno fino al 6 o al 7. Probabilmente neppure lui ha programmato una data di riapertura certa. Un altro dettaglio è il '7+' scritto in basso a destra. Con ogni probabilità, qualcuno che ha letto quel cartello ne è rimasto impressionato (moderatamente) ed ha dato un suo voto. Forse era un italianista che non ha gradito il fatto che la seconda frase non contenesse una rima? Non lo sapremo mai. Tra tanti cartelli originali che comunicano le ferie, questo che cita Dante è uno dei più insoliti.

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