Tatuaggi, è questa la scritta (in italiano) più brutta di sempre? "I soldi non fanno la vita, ma..."

Di tatuaggi brutti, ognuno di noi ne ha visti in abbondanza. Difficile dire se siano peggio i disegni o le scritte di cattivo gusto. Un nostro connazionale ha deciso di imprimere per sempre sulla sua pelle una scritta parecchio dubbia, per di più sul tema dei soldi.

È stato stimato che a livello mondiale ci siano circa 225 milioni di persone con almeno un tatuaggio. Esistono paesi dove le percentuali dei tatuati sfiorano il 40% e altre dove non arrivano neppure alla doppia cifra. L'Italia, ad esempio, è il paese al mondo con più persone che hanno almeno un tattoo (38%), seguita da Svezia e Stati Uniti, che oscillano attorno al 37%. Queste percentuali calano drasticamente in paesi più fondamentalisti o dalla cultura diversa rispetto a quella occidentale.

Nonostante siano considerate nazioni avanzate, in Giappone e in Corea del Sud (per non parlare di quella del Nord...) i tatuaggi non sono ben visti, per diversi motivi. Anche nei paesi musulmani è molto difficile vedere persone tatuate. Il Corano impone ai credenti di restituire il corpo ad Allah così come Lui lo ha donato: per chi ne rispetta i dettami sono vietati tatuaggi, piercing, interventi di chirurgia e in generale modifiche visibili al corpo. Dal momento che 225 milioni di persone hanno un tatuaggio e che molte di loro non si sono fermate a uno, nel mondo forse si arriva a un miliardo di disegni. Per la legge dei grandi numeri, abbondano quelli realizzati male.

Il tatuaggio (in italiano) più insensato di sempre?

Ognuno è libero di tatuarsi ciò che vuole. Tuttavia chiediamo a chiunque veda la foto di esprimere (nella propria mente) un giudizio su una persona che decide di imprimere per sempre sulla propria pelle una massima, nemmeno particolarmente poetica, sui soldi. Un nostro concittadino, di cui chiaramente non è possibile fare il nome, ama così tanto i soldi da aver dedicato loro un tattoo. E non c'è nessuna citazione di banchieri passati alla storia: probabilmente è opera sua. Ecco la frase che speriamo con tutto il cuore abbia coperto pochi giorni dopo la seduta dal tatuatore:

Il tatuaggio sui soldi che un nostro connazionale ha realizzato di recente.
Il tatuaggio sui soldi che un nostro connazionale ha realizzato di recente.

Anche se volessimo dare per accettabile la frase, non possiamo fare a meno di notare che manca un punto interrogativo alla fine del secondo rigo. Forse, al termine della seconda frase, ci starebbe bene anche il verbo essere alla terza persona, per farla suonare meglio. Ma tant'è. Altrettanto impossibile non dispiacersi perché la scritta è stata fatta sul braccio, uno dei posti più difficili da coprire, specialmente in estate. È stato stimato che, nel mondo, 1 persona tatuata su 4 si penta di almeno un tatuaggio fatto in vita propria. La tipologia di cui ci si pente di più - guarda un po' - sono proprio le scritte. E se l'anonimo amante dei soldi facesse parte di quella statistica?

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