Vivere non è un gioco da ragazzi, cosa non ha funzionato della fiction Rai: "Una serie non si scrive così"

Vivere non è un gioco da ragazzi, commenti perplessi per il finale della fiction Rai con Claudio Bisio e Stefano Fresi: la seconda stagione? Per alcuni sarebbe meglio non farla

Vivere non è un gioco da ragazzi è la fiction Rai che è andata in onda ieri sera su Rai 1. La serie racconta di una grandissima problematica che affligge le generazioni più giovani da anni, ma che vede pochi prodotti televisivi parlarne con grande sincerità: la droga. Protagonista della storia è il giovane Lele, un ragazzo che, pur di conquistare l'adolescente da lui amata, Serena, finisce per entrare in un brutto giro di amicizie e droghe.

La sua vita viene totalmente stravolta nel momento in cui per drogarsi inizia a sua volta a vendere prodotti tossici e lo fa anche con un suo amico. Quest'ultimo finirà per morire e per lasciarlo con una marea di sensi di colpa. Il finale, ad ogni modo, sarà felice, perché grazie alle indagini del commissario Saguatti, si comprenderà che non è stato Lele il vero responsabile di tutto. A interpretare il protagonista è il giovane Riccardo De Rinaldis Santorelli, mentre altri due attoroni presenti nel cast sono Claudio Bisio (il noto volto di Zelig) e Stefano Fresi (associato spesso ad Edoardo Leo per la trilogia Smetto quando voglio). Ma passiamo ai commenti su Vivere non è un gioco da ragazzi.

Vivere non è un gioco da ragazzi, commenti perplessi per il finale di stagione: ecco cosa non ha convinto il pubblico

Diversi gli utenti che, come sempre, durante la trasmissione di una fiction, si sono riversati sui social per commentarne le vicende. In particolare uno di essi va a definire la serie, "un grosso mah". Non è l'unico, in effetti, a muovere critiche negative al prodotto Rai. A non essere piaciuto è il finale felice di Vivere non è un gioco da ragazzi, definito troppo mieloso. "Così rischia di allontanare dalla realtà cruda che riguarda questi temi", scrive infatti qualcuno.

Vivere non è un gioco da ragazzi
Commenti contro Vivere non è un gioco da ragazzi

Alcuni ci vanno giù più pesante, commentando - sempre su Twitter: "Questa specie di serie è in realtà una masterclass su come non scrivere una serie". Il fatto che si sia conclusa in maniera così 'liscia' ha determinato una perdita di potenza di Vivere non è un gioco da ragazzi. È proprio il lieto terminare degli eventi che proprio non convince. Ma qualcosa che invece è piaciuto resta? Oltre alla produzione - quella di Mare Fuori - in tanti salvano Claudio Bisio nelle vesti di Saguatti. Un utente addirittura commenta che il personaggio meriterebbe davvero uno spin-off.

Vivere non è un gioco da ragazzi
Commenti contro Vivere non è un gioco da ragazzi

In definitiva, un prodotto può piacere o meno, tuttavia la tematica affrontata è interessante e importante da trattare, pertanto qualche 'errore' - se così lo si può chiamare, è a nostro avviso assolutamente perdonabile. La serie merita ed è promossa, eventualmente, per una seconda stagione.

LEGGI ANCHE: Vivere non è un gioco da ragazzi, altro che Serena! La vera preferita di Lele è lei: la conoscete tutti