L'aspirina nasce a Napoli? Ecco la leggenda che collega la città al famosissimo medicinale

Conosci la leggenda del medicinale più conosciuto al mondo? Il suo nome proviene dalla città partenopea

Sono tantissime le leggende che sono collegate alla città di Napoli. Alcune, sono state tramandate sino ai giorni nostri, altre invece, secondo alcuni, sono solo frutto della spiccata fantasia dei napoletani. Anche la storia del famosissimo medicinale è legata alla città partenopea ed in particolar modo ad una delle zone centrali della città. La zona in cui nasce questa leggenda è Piazza Borsa. In questi anni, gli architetti napoletani hanno cercato di conservare ogni edificio anche se, in alcuni casi, è stato necessario abbattere e demolire o semplicemente ottimizzare gli spazi della città. Ma questo cosa c'entra con l'aspirina? Ecco la storia secondo cui questo medicinale ha origini napoletane.

Dove nasce l'aspirina? Secondo una leggenda, il suo nome e le sue origini sono legate alla bellissima città di Napoli

Aspreno, uomo affetto da varie infermità venne portato da Candida la Vecchia al cospetto di San Pietro che non solo lo guarì, ma venne anche consacrato come primo vescovo di Napoli. La città si stava ingrandendo e San Pietro aveva deciso di lasciare Aspreno come guida. L'altare del santo si trova nella chiesa di San Pietro ad Aram che oggi, sembra non esistere più. Eppure non è così. A Piazza Borsa si trova un edificio che, per l'appunto è la borsa di Napoli. Per costruirla è stato necessario abbattere alcuni edifici, ma tra questi i napoletani si ribellarono: proprio dove oggi sorge l'edificio che conosciamo come borsa, c'era la cappella di Sant'Aspreno. Per non abbatterla, durante i lavori del Risanamento, il sindaco Ferdinando Colonna di Stigliano chiede agli architetti di inglobarla nel nuovo edificio in costruzione.

Palazzo di Piazza Borsa, all'interno c'è la cappella di Sant'Aspreno

La cappella era intoccabile perché i napoletani affetti da emicrania, si recano da Sant'Aspreno a chiedere il miracolo mettendo la testa in un foro. Secondo la leggenda, Aspreno è capace di curare le emicranie non solo perché aveva fatto una penitenza e portava sempre una pietra sulla testa, ma anche perché morì decapito. Secondo la tradizione napoletana, quando la Bayer a fine 800 ha creato l'aspirina, a collaborato era presente anche un medico napoletano Raffaele Piria, che aveva scoperto la componente base dell'aspirina.  La Bayer smentisce questa legenda affermando che il nome non è stato suggerito dal napoletano e che quindi si collega al santo che leva il mal di testa, ma deriva dai principi attivi del prodotto. Eppure Aspreno e Aspirina.

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