Pensioni, ottime notizie dall'INPS per gli italiani: ecco cosa arriverà nel 2023

Ottime notizie per gli italiani: arrivano aumenti alle pensioni. Tutti i dettagli su cosa si tratta e per quale motivo all'interno dell'articolo

È di nuovo tempo di rivalutazioni della pensione: con l'arrivo del nuovo anno, infatti, le pensioni dei cittadini italiani saranno modificate in relazione all'inflazione. E, dato che l'inflazione ha subito un netto aumento nel corso dell'anno, anche le pensioni subiranno un aumento importante. La rivalutazione delle pensioni sarà differente a seconda del loro valore. Con la nuova Legge di Bilancio, il Governo Meloni ha introdotto un nuovo sistema di rivalutazione, che dal primo gennaio 2023 non sarà più articolato su tre fasce di reddito.

Il nuovo sistema, che sarà biennale e diviso in sei fasce, prevede l'adeguamento delle pensioni in base al trattamento minimo pensionistico. Pensione minima che, unicamente nel corso di quest'anno, sarà di 600 euro al mese lordi per chi avrà superato i 75 anni. Il nuovo meccanismo a fasce si basa, però, sul valore standard, e cioè di 525,38 euro mensili e, in base a questo valore, determina gli aumenti mensili delle pensioni.

Pensioni, cosa cambia nel 2023

Ciò significa, per renderla più facile, che chi ha diritto a una pensione che non supera i 2.100 euro mensili lordi, e cioè fino a 4 volte il trattamento minimo, avrà una rivalutazione piena del 100% dell'inflazione, con un tasso di riallineamento del 7,3%. Ciò significa, dunque, che l'aumento della pensione corrisponderà al 7,3% in più del valore massimo: ergo, i cittadini avranno diritto a 153 euro lordi in più al mese. Questo aumento va a ridursi in percentuale man mano che aumenta il valore delle pensioni. Fino a cinque volte la pensione minima, e cioè fino a 2.626 euro lordi, la rivalutazione sarà dell'85% dell'inflazione. Man mano che aumenterà il valore della pensione, diminuirà la rivalutazione.

Si passerà, infatti, al 53% fino a 6 volte il minimo (3.150 euro), al 47% fino a 8 volte, al 37% fino a 10 volte il trattamento minimo e fino al 32% nel caso di una pensione che superi di oltre 10 volte il minimo, e cioè 5.250 euro. Precedentemente, il sistema a tre fasce, era così diviso: 100% fino a 4 volte il minimo, esattamente come il nuovo sistema, 90% da 4 a 5 volte e 75% per tutte le pensioni che superavano il valore di 2.626 euro lordi al mese, cioè cinque volte il minimo. Insomma: a partire dal 2023 ci saranno buone notizie principalmente per chi ha diritto a una pensione del valore massimo di 2.626 euro lordi al mese.

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