Reddito di cittadinanza, cosa cambia dal 1 gennaio 2023: chi lo perderà

Il Reddito di Cittadinanza è una delle norme più discusse degli ultimi mesi: ecco tutto quello che c'è da sapere sui cambiamenti in vista. 

Negli ultimi anni il Reddito di Cittadinanza è stato percepito da una buona parte della popolazione italiana e in vista dei nuovi cambiamenti circa il 38,5% dei nuclei familiari potrebbero perderlo nel 2023. Al vaglio del nuovo governo c'è la durata del sussidio ma soprattutto le modalità con cui renderlo efficace per la ricollocazione dei cittadini nel mondo del lavoro. Scopriamo tutto quello che cambierà nel 2023 e quale sarà l'iter da seguire per tutti coloro che lo percepiranno.

La discussione su RDC è nel mirino politico già da diversi mesi ma oggi con il nuovo governo si fa strada una nuova modalità che punta non solo all'aiuto economico ma anche alla ricollocazione lavorativa. La nuova Legge di Bilancio si occuperà anche di quest'aspetto e il primo passo sarà un intervento diretto sulla durata del Reddito di Cittadinanza. Ogni cittadino potrà percepire il sussidio per un massimo di 8 mesi e sono compresi i lavoratori abili tra i 18 e i 59 anni. Restano esclusi i cittadini che hanno nel proprio nucleo familiare disabili e anziani.

Come funzionerà il nuovo Reddito di Cittadinanza: attenzione ai rifiuti

La domanda che tutti si fanno è: cosa cambierà? La vera trasformazione messa in campo dalla legge di bilancio del nuovo governo sta in alcune limitazioni che mettono al centro un solo obiettivo, quello di ricollocare i cittadini nel mondo del lavoro. La prima novità è che non saranno ammessi più di due rifiuti alle offerte di lavoro proposte, fino a questo momento il limite era di tre. In caso di rifiuto il sussidio decade in maniera automatica. In più le offerte di lavoro proposte non rispetteranno l'indirizzo di residenza del cittadino.

La seconda novità è un corso di formazione per tutti i cittadini ritenuti occupabili della durata di 6 mesi. In questo modo tutti avranno la possibilità, secondo i nuovi obiettivi, di formarsi in vista delle nuove opportunità lavorative. La terza e ultima novità riguarda le aziende che assumeranno i lavoratori che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, le agevolazioni aumenteranno così da incentivarne l'assunzione.

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