Benedetta Rossi sfata un mito: "Ecco perché a Natale si mangiano e si regalano datteri", chi l'avrebbe mai detto!

Benedetta Rossi fa chiarezza su un dubbio che per anni affiora alla mente di tantissime persone: Perché a Natale si mangiano e regalano datteri?

Tantissime sono le tradizioni che a Natale, così come nelle altre feste riaffiorano. Secondo la tradizione napoletana ci sono tantissime pietanze che 'obbligatoriamente' devono essere consumate durante il periodo natalizio. A capodanno ad esempio non possono mancare gli struffoli e le cassatine tra i dolci mentre al nord tanti preferiscono il tradizionale e tipico panettone artigianale. Alcune pietanze hanno dei veri e propri significati: scoccata la mezzanotte si deve mangiare un chicco d'uva in segno di buona fortuna per il prossimo anno e si devono mangiare il cotechino e le lenticchie per far si che l'anno appena cominciato sia particolarmente prospero.

Ad imbandire le tavolate dei dolci e presenti anche sui buffet e nei cesti che spesso vengono confezionati e regalati ad amici e parenti, ci sono i datteri. Questi sono veramente ricchi e nutrienti: anche soli due al giorno fanno bene non solo alla vista ma anche alla pelle. Ma perché solo in questo periodo tonano con prepotenza nei supermercati e vanno a ruba? Benedetta Rossi la famosissima food blogger ha spiegato il motivo di questa usanza.

Perché si regalano i datteri a Natale? E come mai proprio in questo periodo vanno a ruba nei supermercati? A spiegarlo è Benedetta Rossi

I datteri, a dire il vero, sono sempre disponibili nei supermercati spesso vicino al banco della frutta o dove si trovano frutta secca e disidratata. Eppure se per tutto l'anno sono sempre lì e pochissime persone li comprano, a Natale vanno a ruba. Lo stesso accade anche con il grano per preparare le pastiere: sempre a disposizione ma introvabile nel periodo pasquale. Benedetta Rossi, l'esperta di cucina e non solo è il primo volto noto del web a spiegare questa tradizione.

Le origini di questa  usanza sono veramente antichissime e soprattutto legati alla tradizione cristiana. Si narra infatti che prima di raggiungere l'iconica grotta dove nacque Gesù, Maria, esausta del viaggio si appoggiò ad una palma. Da questa caddero tre frutti che, una volta mangiati, rinvigorirono la donna e le consentirono di continuare il viaggio. È stato poi nell'antica Roma che i datteri assumono anche un significato simbolico. Visto che i nostri antenati ne erano ghiotti spesso si conservavano proprio per consumarli con amici e parenti nelle occasioni di festa. Regalarli, spiega Benedetta è anche simbolo di fortuna visto che gli egiziani credevano che i frutti fossero stati concessi da Min, dio della fertilità.

LEGGI ANCHE:Benedetta Rossi: "Da oggi le trofie si fanno al forno!", la ricetta perfetta per stupire i vostri ospiti