Maurizio De Giovanni torna a parlare del suo ricovero d'urgenza: "Sembrava un crampo, invece..."

Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano di successo, è stato colto da un infarto a inizio estate. Dopo qualche giorno in ospedale, si è ripreso e oggi sta decisamente meglio. In un'intervista a Il Mattino di Napoli, è tornato a parlare di quei giorni complicati (e spaventosi).

A inizio estate, i fan de 'I bastardi di Pizzofalcone' e del 'Commissario Ricciardi' (solo per citare i due più famosi) furono raggiunti da una bruttissima notizia. Maurizio de Giovanni, uno degli scrittori napoletani contemporanei più amati in assoluto, era stato colto da un infarto. Era la notte tra il 12 e il 13 luglio e un'ambulanza portava de Giovanni da casa sua all'ospedale Cardarelli di Napoli, dov'è stato ricoverato d'urgenza.

Nel giro di una settimana, lo scrittore si è ripreso ed è tornato a casa. Sono passati esattamente tre mesi dal ritorno a casa e oggi De Giovanni può parlare di pericolo scampato. In una lunga intervista a Il Mattino di Napoli, la penna de 'I bastardi di Pizzofalcone' ha raccontato qualcosa in più su quelle ore concitate, nelle quali ha temuto seriamente per la sua vita. "Era notte, faceva caldo e mi sono svegliato con un forte dolore tra la scapola e lo sterno, come un grosso crampo, invece era un infarto. Mia moglie ha capito immediatamente ed ha chiamato il 118".

Maurizio de Giovanni e il long COVID

A febbraio del 2022, anche de Giovanni, come milioni di italiani, risultò positivo al COVID-19. Sette mesi dopo, è arrivato il principio di infarto. Lui stesso, nell'intervista, crede che le due cose possano essere strettamente collegate. "A febbraio il COVID, a luglio l'infarto. Però va detto che a febbraio avevo sintomi molto lievi, probabilmente c'entravano le tre dosi di vaccino". Tuttavia i medici con cui ha parlato gli hanno spiegato che il virus riesce a infiammare i vasi sanguigni anche dopo l'infezione. "Al Cardarelli mi hanno praticato un'angioplastica. Sono stati bravissimi".

Insomma, il virus influenzale, di cui non si sanno ancora molte cose, può avere complicazioni anche a distanza di mesi e de Giovanni ne è la dimostrazione. Dopo aver messo in circolazione un vaccino nel giro di pochi mesi, il compito della ricerca scientifica in ambito farmaceutico è quello di ideare terapie efficaci per il long Covid, che non va sottovalutato. Massimo Galli l'ha definita "una sindrome complessa, con diverse manifestazioni cliniche".

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