Capo Vaticano, conoscete la leggenda del meraviglioso promontorio calabrese? Se ne parla nell'Odissea

Avete mai sentito parlare della leggenda di Capo Vaticano? Se ne parla addirittura nell'Odissea: ecco di cosa si tratta

Capo Vaticano è una splendida località situata a San Nicolò, una frazione del comune di Ricadi, in provincia di Vibo Valentia. Si trova nella cosiddetta Costa degli Dei, tra i comuni di Nicotera e Pizzo Calabro, ed è amata da milioni di italiani e non per la bellezza del panorama, delle sue spiagge e dell'acqua. Le acque del suo mare, che attrae tante persone ogni anno, sono a dir poco cristalline, e il paesaggio colpisce per la sua varietà. Il paesaggio è, infatti, al contempo balneare, pianeggiante e anche montuoso, per il promontorio che prende il nome dalla località.

Il promontorio di Capo Vaticano è alto circa 125 metri ed è fatto di granito. Un granito molto particolare, tanto da essere oggetto degli studi di molti esperti. Il promontorio e l'intera località fanno parte anche delle tradizioni folkloristiche della regione calabrese. Sono, infatti, oggetti di numerose leggende. Nei paragrafi successivi potrete leggerne alcune.

Capo Vaticano: ecco le leggende che riguardano questa meravigliosa località calabrese

La leggenda più famosa su Capo Vaticano risale a migliaia di anni fa. Se ne parla, infatti, nelle cronache del viaggio di ritorno di Ulisse dalla guerra di Troia. Secondo il mito, nel promontorio risiedeva una profetessa, la profetessa di Manto. La donna era consultata dai naviganti, che chiedevano suggerimenti e previsioni sul loro viaggio, soprattutto quelli che affrontavano il tratto "abitato" dai mostri Scilla e Cariddi. Pare che tra i naviganti che hanno chiesto auspici alla profetessa ci fosse proprio il protagonista dell'Odissea, che aveva superato i famosi scogli. Come sottolinea anche ViviamolaCalabria.it, in effetti, la parola "Vaticano" deriva dal latino "vaticinium", e cioè "oracolo". Inoltre, lo scoglio che si trova di fronte si chiama "Mantineo", dal greco "Manteuo", che significa "io do responso".

L'altra leggenda è relativamente più recente: risale, infatti, al periodo della Repubblica dell'Antica Roma. Secondo questa seconda leggenda, il console Publio Cornelio Scipione, noto come Scipione l'Africano, combattè contro un pirata proprio nei pressi di questo meraviglioso promontorio. Il nome del pirata era Grancane: pare che durante la battaglia fra i due, Scipione avesse detto "Abbatte Cane!". La parola "Vaticano", secondo questo mito, deriverebbe da "Abbatte Cane", e quindi "Batticane" o "Batticano". E voi, quale leggenda preferite? Quella greca o quella romana?

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