Omicidio Yara Gambirasio: ecco che fine ha fatto suo padre Fulvio

Dieci anni fa il caso di Yara Gambirasio sconvolgeva l'opinione pubblica. Oggi, a distanza di tante tempo, la famiglia Gambirasio cerca di ripartire attraverso progetti a sfondo sociale.

L'omicidio di Yara Gambirasio è un caso di cronaca nera che ha assunto enorme rilevanza mediatica nel nostro Paese. La 13enne Yara scomparve il 26 novembre 2010. La ritrovarono il 26 febbraio 2011. L'efferatezza del crimine e alcuni avvenimenti verificatisi nel corso delle indagini portano i media ad accendere un riflettore sul caso, ma andiamo con ordine. Verso le 17:30 dei quel 36 novembre Yara si reca presso il centro sportivo di Brembate di Sopra e lì resta sino alle 18.40 circa. Da quel momento in poi non si hanno più notizie di lei. Gli inquirenti indagano Mohammed Fikri, giovane operaio marocchino che risulterà in seguito estraneo alla vicenda. Gli inquirenti archivieranno la sua posizione.

Tre mesi dopo quel 26 novembre, la scoperta. In un campo distante diversi chilometri da Brembate trovano il corpo di Yara, che porta i segni di una violenta aggressione. Gli inquirenti si concentrano stavolta su Massimo Bossetti. Il suo DNA era sugli indumenti di Yara. Ci sono poi le riprese delle telecamere del centro sportivo dove Yara andava ad allenarsi. In alcune di esse compariva il furgone di Bossetti. il 26 febbraio del 2015 si chiudono le indagini. Unico indagato resta Bossetti, che si dichiara innocente. Nel corso del processo emerge il movente: presunte avances del Bossetti nei confronti di Yara. Il procedimento giudiziario si concluderà il 12 ottobre 2018 con la condanna definitiva all'ergastolo di Massimo Giuseppe Bossetti.

Fulvio Gambirasio: cosa fa oggi il papà di Yara?

Sono passati dieci anni dal delitto di Yara Gambirasio. L’arresto e la condanna di Bossetti fa ancora discutere per il metodo con cui furono condotte le indagini. Del caso Yara Gambirasio si occupò anche lo scrittore Roberto Saviano. Lo scrittore ipotizzò che nell'omicidio fosse coinvolta un’azienda che era di proprietà di un boss del narcotraffico. Secondo Saviano, la morte della ragazza fu una ritorsione contro Fulvio Gambirasio. Il geometra e papà di Yara aveva testimoniato contro certi imprenditori collusi con la camorra. La tesi non trovò mai prove a sostegno.

Oggi Fulvio Gambirasio e sua moglie Maura sono nell’associazione “La passione di Yara”. L'associazione è nata per sostenere quei ragazzi che hanno passione e talento nello sport, nella musica o nell’ arte. L'associazione offre aiuto di tipo economico e familiare a questi talentuosi giovani. Dal 2015 a oggi Fulvio Gambirasio ha portato avanti diverse iniziative sociali. La sua associazione è sempre in prima linea. L'uomo ha poi dichiarato che il lavoro svolto in questo senso serve anche per un altro motivo. Il suo scopo è quello di oscurare i fatti di cronaca nera riguardarti la figlia. A sostituirli ci saranno i progetti dell'associazione che porta il nome della figlia. Il modo migliore per onorarne la memoria.

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