Omicidio Sara Scazzi: cosa fa oggi sua madre Concetta Serrano

Sono trascorsi diversi anni dall'omicidio di Sara Scazzi, eppure la verità fatica ad emergere. Ci sono ancora domande che non hanno trovato risposta. Intanto, i protagonisti di questa sventurata vicenda, continuano le loro vite. Vediamo come.

Il 26 agosto del 2010, l'omicidio di Sarah Scazzi sconvolgeva l'opinione pubblica. Qualcuno ricorderà l'annuncio in diretta, quando ritrovarono il corpo in un pozzo nelle campagne di Avetrana. Il faccione di Michele Misseri piombava sulle prime pagine di quotidiani e telegiornali. Dopo dieci anni e due condanne all’ergastolo, la mamma di Sarah vive ancora lì. E gli altri coinvolti in questa drammatica vicenda? Come è evoluta la vita dei protagonisti di uno dei casi di cronaca nera più devastanti del nostro Paese? Dieci anni fa Sara Scazzi svaniva nel nulla mentre si incamminava a casa della cugina.

Cercata da tutti, per giorni, la ritrovarono in un pozzo, a pochi chilometri dalla villetta di via Deledda, dove Sarah trascorreva il suo tempo. Era il mese di settembre del 2010 quando Michele Misseri balzava agli onori della cronaca come l'orco cattivo che aveva ucciso la nipotina. Prendeva forma il delitto di Avetrana, un caso che vide poi protagoniste le sorelle Cosima Serrano e Concetta Spagnuolo, il Misseri, sua cugina e l'amico Ivano Russo, che per tre gradi di giudizio si profila centrale in questo delitto.

Omicidio Sara Scazzi: cosa fanno i protagonisti del delitto di Avetrana?

Il Misseri si dichiarò subito colpevole e aiutò gli inquirenti a ritrovare il cadavere. Inquirenti che, sgamato il bluff, hanno cominciato indagato sulla famiglia. E lì sono saliti a galla i primi scheletri. Una famiglia, quella del Misseri, disastrata. Vennero alla luce problemi coniugali tra marito e moglie. Si scoprì che Misseri, pur di salvare le due donne, portò il corpo della nipote in campagna e lo nascose sul fondo del pozzo, dove fu poi ritrovato. A distanza di anni, nonostante interviste e approfondimenti televisivi, testimonianze e altro, non siamo ancora arrivati alla fine della storia. Ci sono bugie che gli inquirenti non sono ancora riusciti a smascherare.

Avetrana intera è finita sotto processo, ma il colpevole è uno. Secondo i giudici che hanno trattato il caso, i responsabili sono Cosima e Sabrina. Oggi le due donne condividono una cella di un penitenziario femminile, nella quale scontano l'ergastolo. Il movente che le hanno addebitato è la rabbia e il rancore verso Sarah, rea di essersi intromessa tra la cugina e il ragazzo che le interessava.

Dieci anni dopo, Avetrana non appare cambiata. Concetta Serrano, mamma di Sarah, vive ancora lì. Ed oggi come allora, è convinta della colpevolezza di sorella e nipote. Claudio e Giacomo Scazzi risiedono a Milano. Valentina Misseri è a Roma e si scaglia contro il padre che presto potrebbe aver accesso a pene alternative alla detenzione in carcere. Michele Misseri non ha ancora fatto chiarezza sulla dinamica dell'omicidio, né è riuscito a fornire un movente agli inquirenti.

Concetta e Sabrina attendono. Hanno sottoposto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo contro la sentenza che le ha condannate. Ivano Russo, imputato nel processo che riguarda i depistaggi, è ad Avetrana.

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