Bonus prima casa: ecco come ottenerlo scegliendo la comunione dei beni

Non tutti sanno che è disponibile un bonus per l'acquisto della prima casa. Le modalità per usufruirne, però, non sono così semplici come si potrebbe immaginare. C’è un elemento molto importante, infatti, da dover valutare attentamente

Il periodo di pandemia da covid 19 e la guerra in Ucraina hanno dato davvero un duro colpo all'economia italiana. Ad oggi, infatti, si parla di una inflazione al 9% e questa cifra sembra non voler diminuire affatto. Come al solito allora, in queste situazioni, a pagarne il maggior prezzo sono i contribuenti con salari bassi. Il Governo, quindi, è da diverso tempo che ha stanziato dei bonus per permettere a chi è in difficoltà di non soffrire troppo gravemente il continuo aumento dei prezzi. Il 25 maggio del 2021, ad esempio, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il noto Decreto Sostegni-bis 73/2021 con il quale sono entrate in vigore i discussi “Bonus giovani” e il “Bonus prima casa”

Quest’ultima iniziativa da parte del Governo è stata attuata allo scopo di permettere di poter acquistare un’ abitazione, a patto che sia la prima casa, con un importante aiuto fiscale da parte dello stato. Inutile dire, dunque, che i criteri per l’attribuzione di questo bonus vengono stabiliti tramite l’appartenenza a determinate fasce di reddito dichiarato via ISEE. Questa, però, non è l’unica prerogativa per potervi accedere.

Ecco a cosa bisogna stare attenti quando si richiede il “Bonus prima casa”

Questo incentivo è caratterizzato da alcuni specifici vincoli ai quali bisogna prestare molta attenzione. Nel caso in cui l'acquisto venisse fatto in regime di comunione dei beni, infatti, è necessario tenere presente un aspetto davvero fondamentale. Nel caso in cui uno dei due coniugi comperi un’ abitazione usufruendo del succitato bonus riferito esclusivamente ad esso, l’altro non avrà più la possibilità di beneficiarne per una seconda abitazione. È consigliabile, dunque, segnalare il proprio stato di comunione dei beni al proprio commercialista o al CAF più vicino per ricevere spiegazioni più dettagliate.

Ci sono però anche ulteriori specificazioni da fare in merito a questo bonus. Per beneficiarne, infatti, è necessario che l’abitazione che si desidera acquistare rientri in determinate categorie catastali. Queste sono: A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/11. Sperando, dunque, di esservi stati utili, vi consigliamo di stare bene attenti a quanto appena riportato. Noi, come nostro costume, continueremo a tenervi costantemente informati su i nuovi aggiornamenti.

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