La cantante Mietta rivela la sua più grande sofferenza: tutta colpa di un lutto

Mietta è una delle cantanti italiane più conosciute e apprezzate del panorama musicale. la sua è una voce calda e inconfondibile, capace di donare grandi emozioni. Ma forse non tutti sanno che l'artista soffre di attacchi di panico sin da quando era solo una ragazzina. Ecco come ha fatto per tenerli sotto controllo.

Mietta non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di un'artista a tutto tondo che ha regalato tanto alla storia della musica italiana contemporanea. Ma, come si legge su Ok - Salute e Benessere, è stata spesso vittima di attacchi di panico che l'hanno "immoblizzata" anche nei momenti meno opportuni. Per esempio, mentre di trovava sul palco durante una delle sue esibizioni. Mietta ha avuto il suo primo attacco di panico quando aveva solo 13 anni. Il motivo, secondo lei, è dovuto a un terribile trauma che ha vissuto da bambina, quando aveva due anni. La sua sorellina Valeria, di appena sei mesi, morì a causa di una meningite, e questo creò un profondo vuoto nel cuore di Mietta.

La cantante ha iniziato quindi a sentirsi sopraffatta, nel corso della sua vita, da malesseri improvvisi e inevitabili. Come se un terribile mostro la attaccasse, rendendole impossibile scappare. Un mostro subdolo e insidioso che paralizza le gambe e le braccia, o che le fa accusare un dolore atroce alla testa. Le capitò anche nel 1991 mentre si stava esibendo sul palco del Teatro Ariston, durante il Festival di Sanremo. Ma per fortuna, a partire dal 2003, qualcosa è cambiato. Mietta ha deciso di snocciolare il problema, di capire cosa ci fosse dietro a quel suo malessere. Perché è vero che gli attacchi di panico si manifestano soprattutto nei momenti in cui ci si sente più vulnerabili, ma è anche vero che spesso le cause sono più profonde di quanto si creda.

Mietta, il suo percorso verso la guarigione

Come anticipato sopra, a partire dal 2003 qualcosa è cambiato nella vita di Mietta. La donna ha deciso di provare ad arrivare al cuore del problema. Ma, per farlo, era necessario che affrontasse le sue più grandi paure. Per questo, sua madre si è rivelata di grande aiuto in questo processo. Nessuna delle due, infatti, aveva avuto prima il coraggio di affrontare il dolore della perdita della piccola Valeria. Ma poi si sono fatte coraggio a vicenda, cercando di esorcizzare tutta quell'angoscia che risiedeva nel profondo. Ma anche la gioia della maternità l'ha salvata da quel vortice di paure che ogni volta la risucchiava verso il fondo. Oggi Mietta è una donna più consapevole, che ha imparato a tenere a bada i suoi attacchi di panico senza esserne sopraffatta.

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