Roberto Da Crema a fine carriera racconta come ha ingannato gli italiani: "Quel marchio non è mai esistito"

Il re delle televendite tra gli anni 80’e 90’ è stato, di sicuro, l’iconico Roberto Da Crema. Il Baffo, infatti, ha venduto davvero di tutto riuscendo a piazzare prodotti d’ogni sorta. In una sua recente intervista al Corriere della Sera, ha spiegato come riuscisse a vendere ogni ben di Dio a chiunque  

Roberto si è sempre contraddistinto per il suo stile davvero energico. Durante le sue celebri televendite, infatti, ha sempre urlato in maniera forsennata, recuperando ossigeno con sonore boccate d’aria dai toni preoccupantemente asmatici. Non si è mai limitato, poi, all’altissimo tono di voce. Pugni sui tavoli, colorito paonazzo e sempre su di giri, era infatti anche solito testare la solidità degli oggetti che vendeva maltrattandoli in modo molto energico. Roberto però non ha fatto solo televendite nella sua vita. Per diverso tempo, infatti, ha cercato di entrare a far parte del mondo dello spettacolo. Nel 1995, ad esempio, ha inciso “Vendo (Parola di Baffo)” e nel 1996 è nel cast del film “Chiavi in mano”. Dopo questa esperienza, allora, si cimenta nel ruolo di protagonista nel film “Per Caso”, riscuotendo però pessimi risultati.

Riguardo le sue apparizioni più rilevanti sul piccolo schermo, possiamo di sicuro citare il suo ruolo di inviato in “Libero” di Teo Mammucari e la sua partecipazione al reality “La fattoria”. La sua grande fortuna però, come tutti sanno, è legata a doppio filo al mondo delle televendite. In una sua recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha allora confessato di come molto spesso mentisse spudoratamente pur di piazzare qualche pezzo in più. Fra i suoi clienti, poi ci sono stati anche molti nomi noti dello spettacolo. Vediamo, allora, cosa ha combinato il furbo Baffo da Crema per molti anni in TV.

Ecco come Roberto Da Crema ha ingannato milioni di italiani

Il televenditore più famoso d’Italia, racconta di essere particolarmente fiero di essere riuscito a piazzare dei colpi particolarmente furbi. Uno su tutti, aver venduto a prezzi esorbitanti i “Watch”, imitazioni scadenti prodotte in Cina dei più noti “Swatch”. Riuscì addirittura a venderne quasi due milioni di pezzi e fra gli acquirenti figuravano anche personaggi come Loredana Bertè ed Ezio Greggio. Quando poi è venuto in possesso di un grande stock di camicie, non è certo rimasto con le mani in mano. Promuovendole come pezzi della grande sartoria artigianale Severgnini, ne riuscì a vendere davvero tantissime e racimolare un bel gruzzoletto. Peccato, però, che la sartoria Severgnini non sia mai esistita. Il buon Roberto  però, oggi ha smesso con le televendite e si gode il meritato riposo a Lampedusa, dove vive e si dedica alla sua passione: la pesca. Buona “pensione” allora, Roberto, e buona pesca.

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